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Bilancio 2023 carabinieri: boom di truffe e frodi informatiche

23 dicembre 2023 | 15:42
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Bilancio 2023 carabinieri: boom di truffe e frodi informatiche

Costante la crescita della litigiosità: circa 150mila le richieste pervenute al 112 (oltre 400 al giorno), di cui 2.784 per liti in famiglia, in strada e tra vicini

REGGIO EMILIA – Invariato il numero dei reati (14.649 nel 2023, rispetto a 14.167 nel 2022), boom di truffe e frodi informatiche: ben 1.798 nel 2023 (1.522 nel 2022) con una media di quasi 5 al giorno. Costante la crescita della litigiosità: circa 150mila le richieste pervenute al 112 (oltre 400 al giorno), di cui 2.784 per liti in famiglia, in strada e tra vicini. Ben 235 tra arresti e denunce per reati da codice rosso (maltrattamenti in famiglia/atti persecutori).

Questo il bilancio 2023 dell’Arma dei carabinieri. E’ stato un anno d’intenso lavoro per i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia il cui impegno nelle molteplici attività istituzionali si è concretizzato attraverso: 20.930 servizi di pattuglia e perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 40.780 carabinieri. Ben 1.624 servizi di ordine pubblico, che hanno visto operare 3.091 militari.

Sono state identificate 88.912 persone e controllati 68.782 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto: 255 arresti per vari delitti, la denuncia di 2.857 persone per molteplici reati, 2.360 i reati scoperti con l’identificazione dei responsabili (tra cui 2 omicidi, 58 rapine, 237 furti, 425 truffe e frodi informatiche, 90 reati di spaccio di stupefacenti, 12 estorsioni, 23 violenze sessuali, 3 atti sessuali con minorenni).

Sicurezza stradale
Intensa anche l’attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 452 sinistri stradali. In tale ambito, risultano: 1 persona arrestata e 7 denudiate in stato di libertà per omicidio stradale, 108 le persone denunciate all’autorità giudiziaria (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti), 1.740 le rilevate infrazioni al codice della strada, 108 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza), 157 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

Lotta alla droga
Incessante e rilevante anche l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono state arrestate 62 persone e denunciate 66 persone. Sono stati sequestrati 10 chili di hascisc, 3 chili di marijuana, 71 chili di cocaina, 1 chilo di eroina e 100 dosi di Lsd ed Ecstasy.

L’elemento di conferma nel 2023, documentato dalle indagini antidroga, è certamente l’approvvigionamento di droghe anche attraverso “spedizione” via posta o l’acquisto di quelle sintetiche in internet sia attraverso il deep web ovvero quella parte di internet nascosta ai grandi motori di ricerca nella quale si trova di tutto che attraverso i social: Telegram su tutti.

La lotta alla criminalità organizzata
Un anno quello che si appresta a terminare in cui si è continuato a registrare il significativo impegno dell’Arma reggiana contro la criminalità organizzata come dimostra anche, per ultimo, la recente esecuzione di una misura di custodia cautelare da parte dei carabinieri del comando provinciale di Brindisi e Reggio Emilia che ha portato all’arresto di un presunto capo del clan “Lamendola-Cantanna” della Sacra Corona Unita, che si era sottratto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo salentino, eseguita lo scorso 18 luglio nella provincia di Brindisi e in altre province pugliesi, e che è stato localizzato e arrestato dai Carabinieri a Correggio.

A inizio anno gli stessi carabinieri reggiani con la DIA hanno eseguito una confisca definitiva di beni, denaro e società, sequestrati per un valore iniziale di 13 milioni di euro, tra Reggio Emilia, Modena, Parma, Perugia, Crotone e Cutro, nonché conti bancari in Lituania e Romania, nei confronti di 10 persone, quattro delle quali all’epoca dell’esecuzione si trovavano in carcere perché giudicate appartenenti a una famiglia di stampo ‘ndranghetista, di origine cutrese, legate al clan di Nicolino Grande Aracri. Importante anche il contributo informativo fornito dall’Arma reggiana alla Prefettura di Reggio Emilia per la successiva adozione dei provvedimenti interdittivi antimafia emessi nel corso del 2023.

Liti in famiglia
Dall’inizio dell’anno, al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute circa 150.000 richieste telefoniche, oltre 400 al giorno. Di queste, 2.784 (7 al giorno) per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini.

Un fenomeno in costante crescita quello delle litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche, che nel corso del 2023 ha visto i carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al maggior coraggio avuti dalle stesse vittime che hanno trovato la forza di denunciare in virtu’ delle recenti disposizioni emanate a loro favore dalle disposizioni di legge del Codice Rosso.

In particolare 235 sono state le persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia (ipotesi di reato da cosiddetto codice rosso), 219 le persone arrestate e denunciate per lesioni personali, 45 quelle denunciate per percosse e 163 le persone denunciate per minacce.

Disagio giovanile
Relativamente al fenomeno del disagio giovanile e i reati ad esso correlati 104 sono stati i minori segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna. Le condotte illecite si sono concretizzate in attività delittuose concernenti principalmente i reati minacce, lesioni personali, rapine e danneggiamenti.