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Sciopero, la Fiom: “Governo ci attacca perché ha paura”

15 novembre 2023 | 17:40
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Sciopero, la Fiom: “Governo ci attacca perché ha paura”

Venerdì i metalmeccanici Fiom organizzeranno picchetti e presidi davanti alle aziende Interpump Group e Eviosys (ex Crown)

REGGIO EMILIA – La quarta tappa dei “Sentieri della Dignità Fiom” ha visto più di 30 delegati di aziende della Val d’Enza, tra cui Interpump, Dieci, Reggiana Riduttori, Unimca Gherri, Eviosys, Nuova Idropress, Arcelor Mittal, Ala, riuniti alla Camera del Lavoro di S. Ilario d’Enza in previsione dello sciopero generale. Luana Mazza della Segreteria Provinciale Fiom di Reggio ha detto che il 17 novembre i lavoratori metalmeccanici della Fiom “organizzeranno picchetti e presidi davanti alle aziende Interpump Group e Eviosys (ex Crown) in preparazione allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil”.

Lo sciopero proclamato da Cgil e Uil per la provincia di Reggio Emilia coinvolgerà tutti i settori, privati e pubblici. Luana Mazza sottolinea che “l’attacco al diritto di sciopero messo in campo dal Governo, in particolare dal Ministro Salvini, è grave e rappresenta al contempo la debolezza del Governo stesso nel fornire risposte al peggioramento delle condizioni del lavoro dipendente”.

La manifestazione organizzata dalla Camera del Lavoro Cgil e dalla Uil di Reggio Emilia partirà alle 9.30 da Piazza del Tricolore, percorrendo la via Emilia in direzione Modena e salendo su via del Partigiano per concludersi nel cuore delle ex Officine Reggiane.

Simone Vecchi, segretario generale della Fiom di Reggio, afferma che gli operai “esprimono delusione nei confronti del Governo e chiedono al sindacato maggiore determinazione nella mobilitazione”. L’intento dello sciopero è criticare la legge di Bilancio e promuovere le proposte della piattaforma unitaria di Cgil Uil, che includono la riduzione dell’età pensionabile, l’aumento dei salari più bassi con un fisco più progressivo, la riduzione della precarietà, il rafforzamento della sanità e della scuola pubblica, politiche industriali contro la deindustrializzazione e investimenti sugli ispettorati del lavoro per contrastare gli infortuni.