Reggio Emilia, in migliaia in piazza per dire “no” alla violenza sulle donne

REGGIO EMILIA – “Il femminicida non è malato, è figlio sano del patriarcato”. Si alza alto il coro delle donne in via Emilia Santo Stefano alla manifestazione nel centro storico cittadino, organizzata dal comune e da Nondasola, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il corteo della “Camminata in rosso” è partito da piazza Prampolini, in cui erano presenti migliaia di persone, per poi farvi ritorno.

Tante le donne, ma anche gli uomini e perfino i bambini di alcune scuole in una manifestazione veramente partecipata. Il rosso, come da programma, era il colore dominante. E poi i cartelli e gli striscioni. “Non mi dire brava, non sono la tua schiava”, “Sono mia, non sono di nessuno”, “Non riuscirete mai a zittirci”.

In prima fila l’assessore Annalisa Rabitti, il consiglieri regionali della Lista Bonaccini Stefania Bondavalli e Federico Amico, di Coraggiosa, poi il deputato del Pd, Andrea Rossi e il sindaco Luca Vecchi, insieme al segretario del Pd, Massimo Gazza.

Stamattina, nella Corte interna della Cgil di via Roma, in una lettura collettiva sono stati citati tutti i nomi delle vittime di femminicidio dell’ultimo anno, in mezzo a più di cento palloncini bianchi sospesi da terra, a rappresentare ciascuna di loro. Poi è stata inaugurata una panchina rossa, donata dalla Filcams provinciale, che campeggerà all’interno della sede sindacale.