Migranti minori non accompagnati, firmato un accordo

20 novembre 2023 | 14:38
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Migranti minori non accompagnati, firmato un accordo

Si tratta di un’intesa, firmata oggi in prefettura, che prevede la distribuzione dei minori non accompagnati tra tutti i Comuni della provincia

REGGIO EMILIA – Oggi, in prefettura, è stato firmato un accordo per l’accoglienza dei migranti minori stranieri non accompagnati a Reggio Emilia. L’accordo coinvolge la Prefettura, il Comune di Reggio Emilia e i presidenti delle sette Unioni dei Comuni del territorio. Si tratta di un’intesa che prevede la distribuzione dei minori non accompagnati tra tutti i Comuni della provincia, stabilendo le modalità di assegnazione e presa in carico in base alla popolazione residente.

I primi 108 minori migranti non accompagnati saranno redistribuiti come segue: 11 all’Unione pianura reggiana, 14 all’Unione dei Comuni bassa reggiana, 6 all’Unione Terra di mezzo, 17 all’Unione di Comuni Tresinaro Secchia, 6 all’Unione colline matildiche, 8 all’Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, 12 all’Unione Val d’Enza e 34 a Reggio Emilia.

L’accordo è una risposta all’aumento significativo degli sbarchi, raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un conseguente incremento del 60% dei Msna sul territorio italiano. Questo patto unico si propone di garantire una gestione efficace e distribuita di questa emergenza, che colpisce non solo Reggio Emilia ma l’intero Paese.

Il documento nasce da una situazione straordinaria che coinvolge l’intero territorio nazionale, e il modello di accoglienza diffusa adottato in provincia di Reggio Emilia è stato riconosciuto come funzionante e efficiente.

Il coordinamento dei 42 sindaci della provincia ha espresso apprezzamento per la prefettura, la questura, le forze dell’ordine, i responsabili dei servizi sociali, gli enti gestori e il terzo settore, che hanno affrontato con impegno la gestione di questa situazione emergenziale.

La Provincia di Reggio Emilia continua a dimostrare solidarietà e accoglienza, ma solleva domande cruciali sul futuro. Le sfide includono la durata della permanenza dei minori nei territori, modelli di inclusione, risposte alle emergenze e una maggiore chiarezza sui finanziamenti statali per garantire servizi di qualità.

Infine, i sindaci chiedono al governo “risposte immediate e risorse certe per affrontare l’emergenza, sottolineando l’importanza di garantire il massimo dell’efficienza e della sicurezza del territorio, non trascurando l’aspetto della dignità e dei servizi di base per i minori coinvolti”.