Marco Begnozzi della segreteria provinciale Fiom Cgil di Reggio Emilia ha aperto l’assemblea sottolineando la politica del Governo nei confronti della scuola, dell’università, del lavoro precario e dei salari più bassi. Ha evidenziato la situazione dei giovani che, a causa di queste politiche, emigrano in Europa.
Venerdì prossimo, diversi pullman partiranno da Guastalla per unirsi alla manifestazione organizzata da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale nazionale.
Begnozzi ha criticato il Governo Meloni per non aver detassato le tredicesime come promesso e per non aver tagliato le accise sulla benzina. Ha evidenziato la mancata approvazione della proposta di salario minimo di legge e la delusione riguardo alla “Quota 41” sulle pensioni, promessa dalla Lega durante la campagna elettorale.
I delegati, eletti da migliaia di colleghi nelle principali aziende della Bassa reggiana, hanno espresso preoccupazione per la perdita di potere d’acquisto dei salari dipendenti negli ultimi due anni, nonostante i rinnovi contrattuali in molte aziende. La Fiom provinciale ha sottolineato la necessità di leggi che incentivino la contrattazione nazionale, riducano le tasse sui salari più bassi e fissino una soglia minima di paga oraria in settori con sindacati deboli.
Lo sciopero generale del 17 novembre segue le manifestazioni e gli scioperi precedenti organizzati dalla Cgil, Cisl, Uil e dalla Fiom per rivendicare giustizia sociale, equità fiscale e un cambiamento nell’agenda sociale del Paese. La Fiom di Reggio Emilia auspica che le fabbriche metalmeccaniche si fermino come segnale di protesta verso il Governo e le imprese.