Crac Cmr, Nordio alla Lega: “Indagini in corso”

21 novembre 2023 | 15:57
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Crac Cmr, Nordio alla Lega: “Indagini in corso”

La deputata leghista Cavandoli chiede conto di un esposto degli ex soci. Il ministro: per ora non manderò gli ispettori

REGGIO EMILIA – Basta silenzi sul crac della Cmr, la cooperativa muratori Reggiolo fallita nel 2012. A chiederlo è un’interrogazione della deputata leghista Laura Cavandoli a 10 anni dal crac, quando “la situazione della cooperativa è ‘in rosso’ di 30 milioni di euro da restituire ai circa 2.500 soci prestatori”.

L’interrogazione ha preso le mosse dall’esposto che il 29 luglio del 2022 120 ex soci hanno presentato in Procura a Reggio Emilia, mettendo in luce alcuni eventi significativi – emersi solo di recente – che hanno preceduto il concordato della Cmr del 2013. Nello specifico i firmatari dell’atto hanno denunciato delle operazioni preliminari di natura finanziaria non legittime e speculative a loro insaputa, tali da determinare effetti pregiudizievoli sulla procedura concorsuale.

La parlamentare parmense del Carroccio, invitando il Governo a “eliminare il pericoloso velo di silenzio che sta coprendo da troppo tempo il crac e consentire un equo ristoro delle perdite subite da centinaia di famiglie”, ha quindi chiesto conto al Governo dell’operato dei magistrati di Reggio che si stanno occupando della vicenda, suggerendo di inviare gli ispettori del ministero a verificarlo. Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio però “si deve allo stato ritenere che non siano ravvisabili condotte od omissioni suscettibili di rilievo disciplinare”, anche perché la durata delle indagini deriva da “difficoltà oggettive non imputabili ad inerzia degli uffici giudiziari”.

Per quanto riguarda la denuncia, il ministro sottolinea inoltre che c’è “un’attività investigativa non ancora conclusa e coperta al momento da segreto. Ne consegue che risultano del tutto insussistenti i presupposti per l’avvio delle iniziative ispettive”. La complessa vicenda della Cmr è iniziata nel marzo del 2012, quando il presidente annunciò ai soci il dissesto, ammettendo di fatto la polverizzazione delle fideiussioni bancarie poste a garanzia delle cambiali emesse per i prestiti sociali individuali e familiari superiori a 50.000 euro. La cooperativa fu travolta inoltre dalla crisi di liquidità conseguente alla paralisi del maxipiano edilizio di Parco Ottavi, ubicato nella zona sud-ovest di Reggio Emilia.

Al momento del deposito dei libri e delle scritture contabili in tribunale, la Cmr risultava debitrice ed esposta per la somma di 149 milioni, di cui 44 verso i soci prestatori. La proposta di concordato ai creditori prevedeva il rimborso del 100% ai privilegiati in tre anni e del 67% ai chirografari, soci compresi, entro il 2019. Le cose sono però andate diversamente. In particolare, i soci prestatori non hanno visto sviluppi dal 2013, quando un’operazione straordinaria di solidarietà intercooperativa, gestita da Legacoop, consentì di raccogliere circa 17,6 milioni per rimborsare il 40% delle somme prestate dai soci che però non furono assegnate proporzionalmente.

L’ultima relazione presentata dal liquidatore giudiziario è relativa al primo semestre dell’anno 2023: la liquidità complessiva è pari a 3,7 milioni e sono stati effettuati 9 piani di riparto in favore dei creditori.