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Overdose di Viagra in orgia gay a casa di un prete

26 ottobre 2023 | 18:13
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Overdose di Viagra in orgia gay a casa di un prete

E’ successo in Polonia: un giovane è collassato, ma il padrone di casa, un sacerdote, avrebbe rifiutato di chiamare i soccorsi per non dare scandalo

ROMA – La Gazeta Wyborcza ha svelato uno scandalo sessuale relativo a un’orgia gay tra preti, uso di Viagra e un prostituto. Il vescovo della diocesi di Sosnowiec ha rassegnato le dimissioni, che sono state accettate da Papa Francesco. Lo scandalo è in corso da un mese. Il vescovo Grzegorz Kaszak (nella foto) ha lasciato il suo incarico in anticipo, senza motivazioni ufficiali da parte del Vaticano.

Nel frattempo, un prete della sua diocesi, Tomas Z., è coinvolto in un’indagine penale legata a un caso di overdose da Viagra di un prostituto avvenuto tra il 30 e il 31 agosto. L’indagine riguarda l’omissione di soccorso, poiché il giovane correva un grave pericolo, ma i soccorsi non sono stati chiamati tempestivamente per evitare uno scandalo. Il prete avrebbe persino tentato di impedire ai paramedici di accedere all’appartamento.

Sosnowiec, una diocesi di medie dimensioni, non è nuova a scandali. Nel 2010, il rettore ad interim del seminario di Sosnowiec fu coinvolto in una rissa in un club gay, ma rimase al suo posto per oltre un anno dopo che il caso divenne pubblico. Nel marzo 2023, un diacono di 26 anni è stato trovato morto con ferite sospette. I pubblici ministeri hanno accusato un prete di 40 anni di averlo ucciso e successivamente si è suicidato. Si diceva che i due avessero una relazione conflittuale e che il prete avesse minacciato il diacono.

Ora, l’ultimo scandalo coinvolge un festino con un quasi decesso. Il vescovo Kaszak ha chiesto al Papa di dimettersi il 29 settembre e ha espresso gratitudine verso il clero della sua diocesi, chiedendo perdono per i suoi “limiti umani”. Kaszak era stato nominato vescovo nel 2009 da Papa Benedetto XVI, dopo un breve incarico nell’ufficio del Vaticano.

La diocesi ha confermato ampiamente i fatti riguardanti il prete coinvolto nell’incidente, noto come p. Tomasz Z., e ha dichiarato che ha commesso una “violazione molto grave delle norme morali” e dei suoi obblighi sacerdotali. L’incidente coinvolgeva il prete e almeno altri due laici. Il vescovo Kaszak ha sospeso il prete da tutte le funzioni il 21 settembre e ha avviato un processo canonico interno, che potrebbe portare alla sua sospensione o alla riduzione allo stato laicale.

Il prete Tomasz si è difeso definendo l’evento un “evidente attacco alla Chiesa” con l’obiettivo di umiliare il clero e i fedeli.