Disabilità, la Rabitti lancia un appello a mobilitarsi

23 ottobre 2023 | 18:52
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Disabilità, la Rabitti lancia un appello a mobilitarsi

L’assessore alle associazioni: “Dobbiamo alzare la voce contro il taglio dei fondi operato dal governo”

REGGIO EMILIA – Un appello alle associazioni e alle famiglie dei disabili a mobilitarsi contro il Governo, per la decurtazione del fondo a loro dedicato. A lanciarlo è Annalisa Rabitti, assessore del Comune di Reggio Emilia che coordina il progetto “città senza barriere” e papabile concorrente alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco da schierare nel 2024.

Rabitti ricorda che “l’incremento di 15 miliardi di euro del fondo per il Superbonus annovera tra le fonti di finanziamento a cui attingere il Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità, che vedrà una riduzione pari a 350 milioni di euro, nel solo 2023”. Si tratta quindi, ribadisce, di “un taglio per una fascia sociale già in sofferenza”.

Ad aggravere il quadro, c’è poi per l’assessore il fatto che i casi di persone con disabilità stanno aumentando. “Nella mia città ad esempio, ogni anno una trentina di ragazze e ragazzi escono dalle scuole superiori ed entrano nella disabilità adulta. Il bisogno di fondi aumenta con il costante incremento dei numeri, mentre le persone con disabilità e le loro famiglie non posso aspettare: sono in attesa di risposte chiare, di progetti certi, di soluzioni per la loro vita difficile e spesso molto sola”.

“Le persone fragili e le loro famiglie- continua Rabitti- spesso e comprensibilmente, non hanno la forza di protestare. Ma la voce va alzata e lo facciamo noi anche per loro, anzi lo vogliamo fare noi con le diverse associazioni impegnate in questo campo e nella solidarietà, che invitiamo a mobilitarsi e protestate insieme”. L’esponente della Giunta comunale reggiana ricorda infine l’iniziativa dedicata al terzo settore organizzata a Rimini dal ministro delle Politiche sociali per parlare anche di “piena attuazione della convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.

Conclude su questo Rabitti: “Ritengo eventi come questo solo di facciata se, mentre vengono organizzati con una mano, con l’altra vengono tagliate le risorse per le persone fragili, spostandole dal centro e mettendole in disparte. Una responsabilità etica, oltre che politica, molto grave”.