“Turista” arrestato: sequestrati 72 chili di cocaina

REGGIO EMILIA – Reggio Emilia “si conferma non solo città di consumo, ma anche hub della sostanza stupefacente”.

Così il dirigente della squadra Mobile della Questura, Guglielmo Battisti, commenta l’operazione che ha portato ieri in città al sequestro di 72 chili di cocaina e 50.000 euro in contanti. Tutto è partito da un banale “alt” intimato per un controllo stradale ad un cittadino di 29 anni di nazionalità albanese, incensurato, in Italia con un visto turistico valido per 90 giorni.

L’uomo ha cercato di fuggire ma, forse conoscendo poco la città, si è infilato in una strada chiusa e non gli è rimasto che abbandonare l’auto e scappare a piedi in un campo di sterpaglie. La Polizia lo ha bloccato poco dopo e, nella vettura, ha trovato 30.000 euro in contanti. Da qui si è deciso di perquisire anche l’abitazione dell’uomo, nei pressi dello stadio Mapei. In garage, da una seconda auto munita di doppifondi, sono quindi spuntati altri 20.000 euro e la cocaina in parte occultata.

Entrambe le macchine (quella in garage peraltro quasi inutilizzabile) erano intestate a prestanome fittizi. Il valore della “neve” sequestrata si aggira intorno ai 2,2 milioni se venduta all’ingrosso, che al dettaglio – a seconda di quante volte sarebbe stata tagliat a- poteva fruttare fino a 6 milioni.

“La criminalità albanese – riprende Battisti – ha acquisito una forza economica incredibili e (a differenza della ‘ndrangheta, ndr) non ci sono collaboratori di giustizia in queste organizzazioni”. Corrieri della droga albanesi erano stati intercettati anche nell’inchiesta “Trexit” scattata tra il 2019 e il 2020, che a sua volta era scaturita da attività contro il narcotraffico partite nel 2015 nella zona delle ex Officine Reggiane.