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Torna a Reggio il festival di Emergency

7 giugno 2023 | 12:47
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Torna a Reggio il festival di Emergency

Dall’1 al 3 settembre giornalisti, filosofi, scienziati, scrittori, rappresentanti di Emergency e voci della contemporaneità avranno come filo conduttore il tema del confine

REGGIO EMILIA – Per il terzo anno consecutivo Reggio Emilia ospiterà dall’1 al 3 settembre il Festival di Emergency che animerà piazze e importanti luoghi di ritrovo del Comune emiliano nel primo weekend di fine estate.

I tre giorni di incontri e dibattiti con giornalisti, filosofi, scienziati, scrittori, rappresentanti di Emergency e voci della contemporaneità avranno come filo conduttore il tema del confine, inteso come limite da superare o orizzonte verso cui tendere, barriera invalicabile o traguardo da raggiungere. La terza edizione del Festival di Emergency parte proprio da questa parola, proponendo una riflessione collettiva sulle diverse interpretazioni del termine a partire dalle domande: Quando e in che modo dei parametri fissati dall’immaginario popolare e politico si rivelano causa di sofferenza e ingiustizia nella nostra società? Come si rapportano, invece, le nostre comunità nei confronti di chi cerca di superare confini, fisici o immateriali, geografici, identitari, politici, socioeconomici o culturali? Quali sono i confini all’interno dei quali si sviluppano i diversi noi, io, loro?

Abbiamo deciso di affrontare il tema del confine perché si tratta di un concetto in continua evoluzione, da definire e ridefinire, in costante mutamento – commenta Rossella Miccio, presidente di Emergency–. Per provare a raccontare il nostro punto di vista sull’argomento, non potevamo che rinnovare la scelta del Comune di Reggio Emilia come luogo adatto ad ospitare il nostro Festival. Nel corso di questi anni, grazie alla sua accoglienza, Reggio Emilia ci ha dimostrato quanto possa essere un magnifico amplificatore delle storie che abbiamo raccontato e che racconteremo.

Come d’abitudine, sarà Piazza Prampolini il cuore dei dibattiti che in quella sede avranno due format diversi: i Dialoghi, incontritra voci esperte sui temi fulcro del Festival e le Emergency Stories condotte da Giampaolo Musumeci, giornalista di Radio 24, per entrare nel vivo dei progetti dell’Associazione.

Piazza Casotti ospiterà le Domande per pensare, il format composto da brevi speech di venti minuti per riflettere su molteplici temi, mentre al Palazzo dei Musei ci saràuna mostra sul primo anno di navigazione della Life Support, la nave di Emergency. Il cortile di Palazzo Ancini, sede Anpi,sarà, poi, il palcoscenico del format dedicato all’informazione con un media partner d’eccezione. Il Teatro San Prospero, ospiterà una rassegna di documentari sul tema delle migrazioni. Ci sarà spazio anche per approfondire la conoscenza della città grazie a una camminata evento mattutina organizzata dagliPsicoatleti. Infine, presso lo spazio Fondazione E – 35 avranno luogo quattro laboratori con il collettivo Fada, si partirà da una condivisione del sapere dei partecipanti e si cercherà di interpretare e analizzare la produzione mediatica e informativa sui temi dibattuti. Al termine di ogni incontro, i partecipanti potranno ricevere un digital kit con materiali formativi e una bibliografia dedicata.

Non mancheranno le attività dedicate a bambini, ragazzi e famiglie che potranno seguire tanti appuntamenti nella Biblioteca Panizzi realizzati dall’Ufficio Scuola di Emergency in collaborazione con Fondazione Reggio Children.

“Saluto con immensa gioia il ritorno del Festival nazionale di Emergency a Reggio Emilia nelle piazze e nelle vie della città, nei luoghi del centro storico e nei palazzi più importanti della vita pubblica – afferma il sindaco Luca Vecchi – Dalla prima edizione, in uscita dal Covid, alla seconda rassegna sempre più persone hanno dimostrato di appassionarsi alle tematiche che contraddistinguono l’azione dell’Associazione, una delle più significative del nostro Paese. C’è quantomai bisogno in un momento come questo di ritrovarsi e di riflettere anche su argomenti scomodi, se così si può dire, per non cedere il passo alla rassegnazione davanti a uno scenario globale contraddistinto da guerre, tensioni e divisioni. Ci eravamo salutati, nel 2022, annunciando che avremmo intitolato un luogo pubblico di Reggio Emilia a Gino Strada: questo accadrà proprio nei prossimi mesi, per testimoniare da parte nostra la vicinanza ideale e valorale all’azione di un uomo straordinario, che il superamento dei conflitti l’ha incarnato sul campo, con la sua opera impareggiabile di chirurgo e di testimone di scenari di guerra che, senza di lui, sarebbero rimasti solo un puntino sulla mappa”.