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Sanità, l’Ausl: “Pasto garantito a tutti i dipendenti”

20 giugno 2023 | 09:19
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Sanità, l’Ausl: “Pasto garantito a tutti i dipendenti”

L’azienda respinge le critiche dei sindacati sulla convenzione per il servizio sostitutivo della mensa

REGGIO EMILIA – L’Ausl di Reggio Emilia non ha “messo a dieta” i dipendenti. Lo precisa la stessa azienda sanitaria in replica alle critiche mosse dai sindacatisulla nuova convenzione per il servizio sostitutivo della mensa in vigore dal primo giugno. Si tratta, puntulizza l’Ausl in premessa, di una convenzione regionale a cui aderire “era obbligatorio”.

Entrando poi nel merito delle tematiche sollevate, le parti sociali hanno lamentato, nei distretti di Guastalla e Correggio (i cui ospedali non hanno la mensa interna), la carenza di locali in cui i circa 1.200 dipendenti possano consumare il pasto a prezzi convenzionati, così come presunte limitazioni orarie per l’accesso a tali esercizi pubblici.

“Nell’ambito dell’intera provincia – ribatte l’Ausl – sono stati complessivamente individuati 200 locali convenzionati, di cui 13 operanti nel distretto di Correggio per la somministrazione di circa 55 pasti ogni giorno e 19 locali in quello di Guastalla per la somministrazione di circa 110 pasti giornalieri”.

Si evidenzia inoltre che “per il servizio sostitutivo di mensa nella provincia di Reggio Emilia, la convenzione prevede la somministrazione di 1.500 pasti alla settimana, attraverso l’utilizzo di un buono elettronico, a fronte del contributo economico da parte del dipendente pari a 1,03 € (lo stesso contributo che il dipendente sostiene per il pasto nelle mense a gestione diretta)”. Infine è garantita anche dai locali esterni “un’ampia fascia oraria compresa tra le 12 e le 15,30”.

Continua poi l’Ausl: “Al fine di diversificare l’offerta, anche sulla base della tipologia dell’esercizio di ristorazione, sono state inoltre proposte numerose alternative per fruire di un pasto ridotto, che comprende una pietanza in meno rispetto al pasto completo, o di un buono pasto a valore che consente al dipendente di scegliere pietanze fino al valore di 7 euro, costo oltre il quale il dipendente sarà tenuto a pagare la differenza alla cassa”. Insomma “l’attuale convenzione, così strutturata, oltre ad essere modulabile nel tempo in funzione delle esigenze aziendali e degli operatori, favorisce lo sviluppo di una più ampia platea di realtà imprenditoriali locali”.

L’Ausl si impegna a monitorare ed eventualmente migliorare il servizio ma ribadisce: “Si può concludere che a tutti i dipendenti dell’azienda è naturalmente garantita la consumazione del pasto”.