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Alluvione, già 36.600 sfollati: cade elicottero

20 maggio 2023 | 17:51
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Alluvione, già 36.600 sfollati: cade elicottero

Si continua a lavorare per togliere il fango e proseguono le evacuazioni, in particolare a Ravenna. In regione ci sono 305 frane

RAVENNA – L’emergenza alluvione in Emilia-Romagna continua, in particolare nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. La lotta contro il fango prosegue e le evacuazioni continuano: finora, il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case è di 36.600. Domani, domenica 21 maggio, è prevista la visita del primo ministro Giorgia Meloni. Nel frattempo, l’allerta per domani è di nuovo rossa, con particolare preoccupazione per gli esondamenti dei fiumi e le frane.

Dei 36.600 sfollati a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna, la maggior parte si trova nella provincia di Ravenna, precisamente 27.775 persone. Ce ne sono 4.830 nella provincia di Forlì-Cesena e 4.012 nella provincia di Bologna. Questi sono i numeri forniti oggi dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Irene Priolo, durante una conferenza stampa per aggiornare sulla situazione meteorologica che sta colpendo la regione.

Le operazioni di assistenza alla popolazione “continuano 24 ore su 24, grazie a tutte le forze sul campo”, ha aggiunto. Dei evacuati, 4.963 (di cui 3.652 nella provincia di Ravenna, 798 nella provincia di Bologna, 509 nella provincia di Forlì-Cesena e 4 nella provincia di Rimini) sono alloggiati in hotel e nelle strutture organizzate dai comuni, come scuole, palazzetti e palestre. Gli altri hanno trovato alloggio presso case di familiari o amici. Al numero di allagamenti segnalati ieri, se ne stanno aggiungendo altri nei comuni di Conselice, Lugo e Ravenna (zona nord). Nel frattempo, è stata risolta la falla sul fiume Lamone e la situazione sta migliorando a Bagnacavallo.

Priolo ha dichiarato che l’allerta rossa per domani è stata emessa non a causa delle previste precipitazioni, ma per il rischio di frane. Le frane principali sono 305 in tutta l’Emilia-Romagna, soprattutto nella provincia di Forlì-Cesena, dove se ne contano 127.

Nel ravennate sono 90 e 49 nella provincia di Bologna, 12 nella provincia di Modena, 14 nella provincia di Reggio Emilia e 13 nella provincia di Rimini. Tuttavia, al momento non è ancora possibile stimare i danni causati dalle frane sulle strade, ha continuato Priolo. L’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini, sta effettuando un’analisi che risulta più semplice in pianura, ma più difficile in montagna, dato che alcune zone sono state colpite e la morfologia stradale deve essere modificata. Inoltre, le frane non si sono ancora fermate.

Per quanto riguarda i fiumi, l’allerta di domani segnala un aumento dei livelli del Panaro, Secchia e Reno, ma non si prevedono esondazioni, ha aggiunto l’assessore. Ad esempio, sul Reno non sono stati riscontrati problemi, grazie agli interventi effettuati sugli affluenti, così come si sta intervenendo sul Sillaro con l’utilizzo di massi ciclopici nel cantiere di Conselice. Per quanto riguarda l’Idice, ha cambiato completamente il suo corso e ora confluisce in una zona di Selva Malvezzi, che funge da area di laminazione e si svuota nei canali.

Il fiume Panaro ha raggiunto i livelli più alti mai registrati negli eventi meteorologici precedenti e non ci sono indicazioni che ciò accada di nuovo, ma il territorio è comunque molto colpito, ha ammesso l’assessore. In questa emergenza, sono stati registrati 21 fiumi in piena e per risolvere la situazione “non si può semplicemente arginare le falle, stiamo parlando di miliardi di euro”. Per quanto riguarda le strade, oltre 500 sono chiuse, totalmente o parzialmente.

L’assessore ha anche fatto il punto sui volontari presenti sul campo per aiutare la popolazione: sono circa 1.200, di cui circa un migliaio proviene dalle Colonne Mobili Nazionali e da quelle delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano. Gli altri 200 sono membri di associazioni e coordinamenti provinciali di volontariato della Regione Emilia-Romagna.

Finora, il numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere alle domande legate all’emergenza alluvione, ha ricevuto circa 2.000 chiamate (dato aggiornato alle 13 di oggi). Tra le principali richieste vi sono informazioni su dove rivolgersi per ottenere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state indirizzate agli enti competenti.

Infine, le donazioni per l’alluvione. Sul conto corrente istituito dalla Regione sono stati raccolti 1,5 milioni di euro in donazioni da parte di singoli cittadini e, inoltre, ha precisato Priolo, “dovremmo estendere il programma, ci sono molti donatori”. È stata inoltre attivata una specifica email per le organizzazioni che desiderano fare donazioni di materiali, ha concluso (fonte Dire).