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Rec: “Il mercato che non c’è”

22 aprile 2023 | 14:59
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Rec: “Il mercato che non c’è”

Reggio Emilia in Comune: “Ancora una volta si è lasciato in mani private il destino di un luogo simbolo della socialità cittadina”

REGGIO EMILIA Dal taglio del nastro sui social fioccano le polemiche sul nuovo Mercato coperto di via Emilia S.Pietro, nel cuore della città. Ancora una volta si è lasciato in mani private il destino di un luogo simbolo della socialità cittadina, con la logica ormai consolidata da decenni da un’impostazione politica neoliberista, che solo il libero mercato e le imprese private possano far rifiorire l’economia e il benessere di un Comune.

Così non è, e quello di cui sentiamo la mancanza, in questo caso come in molte altre
situazioni verificatesi a Reggio in questi ultimi anni, è la funzione di indirizzo e di controllo del pubblico, soprattutto se parliamo di uno stabile come quello del così detto mercato coperto che è proprietà comunale e sul quale la Municipalità, espressione della cittadinanza, deve porre una necessaria attenzione, non per asfissiare ma per armonizzare le imprese con il territorio in cui si insediano.

Ma per fare questo serve una visione, un’idea di città che, se non manca, rimane però sulla carta, visti anche gli investimenti proprio dell’assessora alla Valorizzazione del Centro Storico Mariafrancesca Sidoli sul marchio De.Co. (Denominazione Comunale di Origine) creato ad hoc per valorizzare le eccellenze cittadine, che proprio in questo luogo del centro storico poteva trovare una opportunità reale.

Ci teniamo a sottolineare che noi non siamo nostalgici di una Reggio che fu e questa città ci piace anche perché non è rimasta chiusa in se stessa ma è divenuta terra di integrazione e multiculturalità, vissuta ed attraversata da cittadine e cittadini di altre regioni, Stati e tradizioni, che qua trovano incontro e casa. Ma al contempo riteniamo che l’impostazione data all’ormai-NON-mercato-coperto (su questo siamo ancora all’antica: le parole hanno un valore) sia ben lontana da una valorizzazione di interculturalità enogastronomica e dal progetto originario esibito dal Comune con il comunicato stampa del 21 ottobre 2021 di “Riportare il Mercato coperto a vocazione agroalimentare con particolare attenzione alle produzioni tipiche locali con un percorso di coinvolgimento del segmento agro-eno-gastronomico del territorio”.

Questo progetto aveva l’opportunità di divenire un luogo di incontro tra la dovuta inclusione dei produttori del territorio, la valorizzazione di tradizioni gastronomiche della nuova reggianità multiculturale e la promozione di una visione della cultura del cibo ecologica e virtuosa sia da un punto di vista alimentare che economico. Nulla di tutto questo è stato realizzato. Un’amministrazione presente avrebbe dovuto e potuto fare di più, affiancare il privato e promuovere un mix di proposte non appiattite al ribasso, assumendosi la responsabilità, nella mediazione, di non mediare su un punto: nessun profitto privato a scapito di una visione di condivisione del bene comune come primo obiettivo del nuovo cuore pulsante della città.

Reggio Emilia in Comune