Aguzzoli: “L’impianto Forsu di Gavassa ci costerà 23 tonnellate di polveri l’anno”

9 febbraio 2023 | 17:15
Share0
Aguzzoli: “L’impianto Forsu di Gavassa ci costerà 23 tonnellate di polveri l’anno”

Scrive il consigliere comunale di Coalizione civica: “La centralina di controllo è importante”

REGGIO EMILIA – “La centralina di smaltimenti rifiuti di Gavassa non è in discussione, ma nemmeno la sicurezza delle persone e la tutela dell’ambiente possono essere messe in discussione”.

Il consigliere comunale di Coalizione Civica Fabrizio Aguzzoli chiede particolare attenzione ai controlli sulle emissioni inquinanti che produrrà l’impianto di trattamento della frazione organica del residuo solido urbano (Forsu) pronto ad essere avviato a Gavassa. Una struttura che si trova ora al centro di una mozione di iniziativa popolare promossa dai Comitati Salute ed Ambiente reggiani assieme ad altre realtà ambientali cittadine.

“Non si vuole mettere in discussione la Forsu né il rispetto dei limiti di legge e della valutazione di impatto ambientale, che è cosa ormai decisa e realizzata”, precisa Aguzzoli, chirurgo apprezzato che ben conosce le conseguenze sanitarie dell’esposizione costante all’inquinamento. Allo stesso tempo, la mozione di iniziativa popolare mette sul tavolo temi importanti per la tutela degli abitanti e dell’ambiente, e chiede l’installazione a Gavassa di una centralina per il monitoraggio in continuo degli inquinanti ambientali.

L’obiettivo, ricorda Aguzzoli, “è quello di avere un quadro più ampio, di misurare non solo gli effetti sulle emissioni inquinanti non del solo impianto Forsu”, ma anche “gli effetti cumulativi di tutti gli insediamenti e infrastrutture ad oggi esistenti e operanti nel territorio in questione, caratterizzato dalla zona urbanizzata e urbanizzabile denominata A.P.E.A. Prato, Gavassa”. Uno spazio che coinvolge tre Comuni e comprende un’area produttiva ecologicamente attrezzata, tenuta ad avere determinate caratteristiche e garanzie ambientali.

La Forsu di Gavassa genera qualche perplessità “per quello che sarà l’impatto ambientale, soprattutto per le dimensioni considerevoli ed per la quantità di rifiuto trattato: ad oggi di parla di 75.000-80.000 tonnellate all’anno dichiarate, e va ricordato che l’impianto ha la capacità di lavorare quantità potenzialmente molto più elevate”.

Si stima, ricorda Aguzzoli, che solo l’impianto Forsu “possa immettere nell’aria ulteriori 23 tonnellate di polveri/anno (solo dai 3 biofiltri) con un incremento sensibile del particolato, soprattutto PM 2,5 e PM 10, oltre a composti organici volativi che andranno ad appesantire ulteriormente i già critici valori di questi inquinanti nell’aria che respiriamo nel nostro Comune”.

Un dato preoccupante, anche guardando agli esiti del recente studio condotto da ricercatori delle Università di Bologna, Bari e del CNR e pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Scienze of The Total Enviroment”. L’analisi evidenzia una relazione significativa fra tassi di mortalità per cancro e livelli di inquinamento ambientale, soprattutto dell’aria.

Impossibile sottovalutare la questione, quindi, e la mozione di iniziativa popolare che porta con sé richieste decisamente condivisibili. Uno studio dettagliato dell’attuale quadro inquinante permetterà di “stabilire un punto fermo, uno stato di fatto oggi esistente da considerare come punto zero e, quindi, avere la possibilità di verificare l’evoluzione nel tempo in peggioramento o in miglioramento.  Ciò consentirà di mettere in campo in futuro iniziative che favoriscano un miglioramento della situazione riscontrata, come del resto ci obbligano le strategie europee e globali”.

E la spesa prevista, di circa 100mila euro di installazione e di 10mila euro annui di manutenzione, non può essere un vincolo: “si stima che il trattamento di un solo caso di tumore (costi sociali, costi di ospedalizzazione, intervento chirurgico, chemioterapia e terapie di supporto, esami di follow-up) sia mediamente attorno alla stessa cifra su 5 anni di trattamento e la stima è per difetto”, è l’ultimo affondo.