Caro bollette, il Consiglio di Stato dà ragione a Iren

24 dicembre 2022 | 09:55
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Caro bollette, il Consiglio di Stato dà ragione a Iren

Accolto il ricorso della multiutility: ok alla modifica unilaterale dei contratti. Federconsumatori: “Intervenga il governo”

REGGIO EMILIA – Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della multiutility Iren contro la sospensiva dell’Antitrust, aprendo alle modifiche unilaterali che prevedono bollette più salate se il contratto è in fase di scadenza. L’articolo 3 del decreto Aiuti-bis del Governo Draghi congelava gli aumenti fino ad aprile 2023, ed ora dunque la palla passa nelle mani del Governo Meloni.

La sentenza del Consiglio di Stato, anche se non cancella del tutto l’impianto del decreto, apre di fatto agli operatori economici, i cui costi delle materie prime erano aumentati fino a sette volte per via della crisi energetica, e difatti le associazioni dei consumatori si lamentano. In sostanza, la nuova sentenza giustificherebbe i rincari, nel caso in cui si debba procedere al rinnovo del contratto di gas o luce di turno.

Federconsumatori nazionale commenta intravvedendo “pessime notizie per molte famiglie, che dovranno far fronte a nuovi aumenti nonostante la situazione economica già estremamente difficile”.

“Chiediamo – dice ancora Federconsumatori, insistendo sullo stop ai distacchi per morosità – che governo e parlamento pongano attenzione sulla questione, anche prevedendo una modifica normativa che sia in grado di chiarire i numerosi dubbi interpretativi”, da inserire in una delle disposizioni collegate alla legge di bilancio.

“Iren accoglie con soddisfazione il pronunciamento del Consiglio di Stato che, effettuando valutazioni anche di merito, annulla la sospensiva disposta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nell’ottobre scorso in merito al rinnovo delle condizioni economiche alla scadenza”.

Così in una nota la società che prosegue: “un pronunciamento che potrà contribuire a chiarire al meglio una questione che coinvolge tutte le utilities, un comparto già duramente colpito dalla crisi energetica”.

“In particolare – prosegue Iren – il pronunciamento del Consiglio di Stato mette in evidenza come il provvedimento dell’Agcm ‘segua in materia sanzionatoria una interpretazione estensiva della norma di legge limitativa che può condurre a pregiudizi incidenti su singole imprese o prospetticamente sistemici che non appaiono adeguatamente valutati’”.

“Iren, nel ricordare come sia stata sempre al fianco dei propri clienti durante la crisi energetica e come abbia sempre rispettato le regole e le norme vigenti, attende con fiducia il pronunciamento nel merito del Tar Lazio, previsto a febbraio 2023”, conclude la nota.