Affitti abusivi di case popolari, aperta un’inchiesta

28 novembre 2022 | 19:17
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Affitti abusivi di case popolari, aperta un’inchiesta

Quattro persone nel registro degli indagati dopo la segnalazione di Acer

REGGIO EMILIA – Una presunta rete criminale che individuava gli appartamenti di edilizia popolare vuoti in attesa di essere riassegnati e li affittava a inquilini abusivi che, non sapendolo, occupavano gli alloggi pubblici. Firmavano infatti dei contratti di locazione ritenuti validi, intestati però a fittizi padroni di casa a loro volta all’oscuro di tutto, perché vittime di furti di documenti.

E’ l’inchiesta avviata lo scorso febbraio dalla Procura di Reggio Emilia, come rivelato dal quotidiano Reggionline. Sarebbero quattro le persone al momento indagate, tutte di nazionalità italiana. A denunciare tutto è stata Acer, l’azienda che gestisce gli immobili pubblici di proprietà del Comune.

A seguito di un controllo furono scoperti quattro appartamenti occupati nel complesso delle case popolari di viale Monte San Michele, nel cuore della città, dove le serrature di ingresso erano state cambiate. Uno degli “inquilini” mostrò il contratto a suo dire regolarmente firmato e spiegò di pagare puntualmente l’affitto ogni mese. Da qui la segnalazione ai Carabinieri che indagano sulla vicenda.

In città sono 400 gli alloggi di edilizia pubblica attualmente vuoti, con una lista di attesa di 740 famiglie. A questi si aggiungono circa 3.000 appartamenti di proprietà privata. Il Comune di Reggio, sottolinea oggi il sindaco Luca Vecchi, ha riqualificato circa mille alloggi in sette anni e una sessantina dal 2020. Ma per interventi di ristrutturazione “pesanti” non sempre i fondi sono disponibili.

E le case possono rimanere vuote anche per anni finendo- come in questo caso- per diventare terra di nessuno. Dalla denuncia della truffa, informa comunque Acer, non si è più verificata nessun’altra situazione irregolare.