Consiglio, le minoranze protestano: “Svilito il nostro ruolo”

3 ottobre 2022 | 16:21
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Consiglio, le minoranze protestano: “Svilito il nostro ruolo”

Chiesta una modifica al regolamento di Sala del Tricolore sulla consegna degli atti delle delibere

REGGIO EMILIA – Più trasparenza e rispetto del ruolo dei consiglieri di minoranza nel funzionamento del Consiglio comunale. Lo chiedono a Reggio Emilia tutti i gruppi di opposizione in sala del Tricolore (Lega, M5s, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Coalizione civica e Alleanza civica) attraverso una proposta di delibera per modificare il regolamento dell’assemblea, depositata quest’estate e posta oggi in discussione. In dettaglio – attraverso la revisione degli articoli 22 e 70 – i consiglieri chiedono di porre rimedio a due specifiche situazioni che, a loro dire, impediscono di esercitare la funzione “di indirizzo e controllo” di cui sono stati investiti dai loro elettori.

In primo luogo si chiede quindi che, nelle commissioni di lavoro, tutti i documenti allegati agli atti in discussione siano inviati al momento della convocazione delle commissioni stesse, per evitare riunioni “al buio” dove risulta impossibile discutere con cognizione di causa. In secondo luogo si domanda che gli argomenti iscritti alla proposta di ordine del giorno del Consiglio comunale presentati alla conferenza dei capigruppo (che decide il calendario lavori del Consiglio, ndr), siano preventivamente esaminati e discussi dalle commissioni competenti. In questo caso scongiurando il rischio di situazioni già viste, come nel caso dell’ultimo scostamento di bilancio, in cui i consiglieri sono chiamati al voto in aula senza aver avuto il tempo o i modi di visionare e approfondire tutti i documenti connessi alle delibere.

La questione, certamente tecnica, è anche però di sostanza politica. “Il clima in Consiglio – spiega Fabrizio Aguzzoli di Coalizione civica – è ormai invelenito perché non vediamo assolutamente il nostro ruolo di consiglieri eletti e le prerogative che questo comporta”. La considerazione nei nostri confronti “è meno della radice cubica di nulla, che è poco”, insiste. “Anche noi – aggiunge la consigliera Paola Soragni del Movimento 5 stelle – rappresentiamo una parte dei cittadini e alla giunta diciamo che si potrebbe lavorare anche insieme in modo costruttivo”. La pentastellata sottolinea anche come “le riunioni in videocollegamento a causa della pandemia hanno notevolmente complicato il lavoro delle commissioni. Non c’è quel grado di confronto assicurato dalle sedute in presenza”.

Per Matteo Melato, capogruppo della Lega, “è evidente che la giunta Vecchi vuole governare senza interpellare l’opposizione o averla in mezzo alla strada”. L’esponente del Carroccio stigmatizza a questo proposito anche il fatto che, molto spesso “vengono annunciati progetti in conferenza stampa che solo dopo vengono discussi in commissione. Anche questo svilisce il nostro compito”. Sui tempi in cui gli atti delle delibere dovrebbero essere consegnati, chiude Melato, “il regolamento non dà tempi certi. Gli uffici ci rispondono molte volte di essere ingolfati.

Ma noi non siamo qui solo per lamentarci. Abbiamo delle proposte e vederemo se la maggioranza in Consiglio le accoglierà”. Con un suo esponente, viene rivelato “è già in corso un confronto per una mediazione” (Fonte Dire).