Silk Faw, prima pietra irrisoria per lo stabilimento fantasma

6 settembre 2022 | 16:07
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Silk Faw, prima pietra irrisoria per lo stabilimento fantasma

Il Movimento 5 Stelle: “Il 5 settembre dovevano iniziare i lavori. Nemmeno questo termine hanno rispettato”

REGGIO EMILIA – Il 5 settembre doveva essere posta la prima pietra dello stabilimento di Silk Faw a Gavassa a Reggio Emilia. Ma, pungono i 5 stelle reggiani, “nonostante tutte le speranze nutrite dal nostro sindaco e dalla Regione, neanche questo termine è stato rispettato dall’azienda” sino-americana sbarcata in Emilia per produrre supercar ‘eco’.

E’ un’altra delle ‘promesse tradite’, dicono i 5 stelle: “Così come non è stato rispettato il termine per il rogito dei terreni, come non sono stati inviati gli impegni sottoscritti dal presidente Krane per Silk-Ev e dall’ingegner Li Chongtian per la cinese Faw nella famosa international call del 25 luglio scorso”.

E allora per rimarcare che si è ancora al ‘grado zero’ oggi il Movimento 5 stelle, è andato a mettere la prima pietra del progetto che non c’è per “mantenere vivi i sogni del nostro sindaco Vecchi. Ma la vita non è fatta solo di sogni, e il nostro sindaco dovrà scontrarsi con la realtà”, avvisano i pentastellati Davide Zanichelli, Daniele Piccoli, Paola Soragni, Giancarlo Setti, Gianni Bertucci, Maria Laura Mantovani.

“Chiediamo agli amministratori che gestiscono il denaro pubblico di essere più cauti, collegati alla realtà, e ad agire solo dopo aver compiuto gli opportuni accertamenti. Inoltre siamo costretti a dedurre una certa incompetenza nel gestire investimenti internazionali in una economia sempre più globalizzata, ammaliati dalle sirene di una modello di sviluppo neoliberista che si dimentica spesso, del fondamentale ruolo di garanzia che l’amministrazione pubblica deve potere assicurare”, rincarano la dose i pentastellati.