Metalmeccanica, “la produzione cresce del 22,3%”

16 dicembre 2021 | 17:47
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Metalmeccanica, “la produzione cresce del 22,3%”

Secondo i dati di Unindustria, nel terzo trimestre 2021, ha superato i livelli dell’analogo periodo del 2019 (+10,3%). Rocchi: “Alle difficoltà legate ai costi e alla carenza delle materie prime, si aggiunge quella del reperimento dei profili professionali”

REGGIO EMILIA – “Prosegue, anche nella seconda metà dell’anno in corso, la fase espansiva iniziata a partire dal mese di giugno del 2020, seppur in presenza di ritmi di crescita più contenuti rispetto a quanto registrato nei primi sei mesi. Complessivamente, nel terzo trimestre del 2021, infatti, i volumi di produzione dell’industria metalmeccanica reggiana sono cresciuti dello 22,3%”.

E’ quanto viene evidenziato nel quadro congiunturale trimestrale del settore metalmecanico fornito da Unindustria. Continua la nota: “Il miglioramento in atto sta interessando diffusamente tutti i settori di attività economica. Anche nel terzo trimestre sono confermate le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime ed il continuo incremento dei loro prezzi. Materie prime, energia, componenti elettronici, trasporti continuano ad essere un problema molto serio e che sta frenando la ripresa. Si è venuta a creare una situazione paradossale: le imprese hanno ordini ma non riescono ad evaderli secondo le richieste. Tutto questo si riflette su un incremento dei costi di produzione che incideranno negativamente sulla marginalità delle imprese e quindi sulla competitività e capacità di investimento”.

Secondo Unindustria “questi risultati sono conseguenza della ripresa della domanda interna, a cui si è unita la forte crescita degli scambi internazionali, che hanno avuto un impatto positivo sulle esportazioni reggiane. Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni metalmeccaniche sono cresciute del 29,9%, superando in tal modo i livelli dell’analogo periodo del 2019 (+10,3%). Con riferimento alle previsioni per il terzo trimestre, le dinamiche produttive si confermano in positiva evoluzione: sono, infatti, pari al 39,4% le imprese intervistate che prevedono un aumento dei volumi di produzione a fronte del 6,1% che si attende un calo”.

Ha detto Alberto Rocchi, presidente del Gruppo Meccatronico di Unindustria: “Alle difficoltà legate ai costi e alla carenza delle materie prime, si aggiunge quella del reperimento dei profili professionali che servono alle imprese. E’ un altro paradosso: c’è il lavoro, ma non si trovano i lavoratori con le competenze necessarie e non solo quelle legate alle nuove tecnologie, ma anche quelle tradizionali. La nostra indagine conferma che, anche a livello locale, la ripresa ha basi solide. Questo consente di guardare al 2022 con fiducia. Le aspettative in crescita su export e occupazione certificano la bontà degli investimenti fatti negli ultimi anni, che determineranno la qualità e il successo dei nostri prodotti. Con lo stesso spirito affronteremo la transizione economica che ci aspetta”.