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Cronaca
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Mafie, studenti al lavoro per riprogettare il ristorante dei Vertinelli

15 dicembre 2021 | 14:20
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Mafie, studenti al lavoro per riprogettare il ristorante dei Vertinelli

Nel complesso a Montecchio, confiscato nell’ambito del maxi processo Aemilia, troverà la sua sede un polo di associazioni

REGGIO EMILIA – Saranno 240 studenti degli istituti per geometri “Angelo Secchi” di Reggio Emilia e “Camillo Rondani” di Parma a riprogettare con i loro docenti il complesso immobiliare “Millefiori” di Montecchio. Si tratta di uno dei principali beni confiscati nell’ambito del maxi processo Aemilia contro la ‘ndrangheta che ospitava il ristorante dei potenti fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, entrambi condannati a pene pesanti anche in secondo grado.

Il Comune di Montecchio desidera trasformare il bene confiscato – 7.000 metri quadri con una piscina interrata in cui secondo la Dda la cosca Grande Aracri reinvestiva i proventi delle sue attività illecite – in un campus destinato alle associazioni del territorio. Così nei giorni scorsi il luogo è stato animato da un incontro promosso nell’ambito del progetto regionale “I beni confiscati alle mafie come fari di legalità”, coordinato da Elia Minari, giurista e coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito.

Il sottosegretario alla presidenza Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza della Regione, ha espresso l’intenzione dell’ente di cofinanziare la ristrutturazione del bene confiscato, quando l’iter di assegnazione sarà completato da parte degli organi statali. Federica Zaniboni, amministratore che gestisce il bene confiscato per conto del Tribunale di Reggio, aggiunge: “È un bene confiscato molto ampio e complesso. La società Millefiori ha rilevanti debiti nei confronti dello Stato, situazioni da risolvere. Speriamo che il Comune di Montecchio possa entrare in possesso di questo immobile al più presto. La procedura non è ancora terminata, ma sono fiduciosa”.

Il sindaco di Montecchio Fausto Torelli rimarca: “Abbiamo ben 50 associazioni che lavorano nel sociale, nella cultura, nello sport. Il Millefiori è un luogo ideale. Questa struttura può diventare un campus per le associazioni, anche per collaborare tra loro. Abbiamo anche cinque gruppi teatrali nel nostro comune, sarebbero interessati a usare una parte dello spazio”.

“Ciascuno di noi – conclude Elia Minari – può concorrere, da studente o da professionista o da cittadino, per fare in modo che questo enorme patrimonio collettivo abbia un futuro di cui ognuno di noi deve farsi carico e sentirsi responsabile”.