Violenza sulle donne, venerdì il flash mob della Cgil
Si terrà alle 17, in Piazza Martiri del 7 Luglio, davanti alla Banca d’Italia
REGGIO EMILIA – Giovedì 25 novembre si terrà la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. In Italia, quest’anno, ci sono stati 103 femminicidi, di cui l’ultimo nel cuore della nostra città. Scrive la Cgil: “E’ così che il femminicidio di Cecilia Juana urla per tutte il dolore e la rabbia di una morte che non può, moralmente e politicamente, essere accettata. Anche se molte sono le azioni e i provvedimenti, anche legislativi, che vanno nella direzione di attenuare i sintomi di una violenza di genere strisciante e sempre più presente, in troppi casi le terapie non appaiono efficaci come dimostrato dai numeri in continuo aumento”.
Il sindacato fa notare come le misure dettate dalla pandemia da Covid19, se non bastasse, sono poi intervenute ad aggravare pesantemente la situazione. Scrive la Cgil: “L’isolamento sociale dei mesi passati ha fatto aumentare i livelli di violenza domestica e ha amplificato tutte le forme di disuguaglianza- sociale, economica, generazionale e di genere- aumentando notevolmente le forme di intolleranza e di violenza. Tutto ciò in un contesto sociale generale in cui è ancora radicata quella cultura neopatriarcale che si esprime nella stereotipizzazione di genere, nell’uso strumentale del linguaggio e nell’esercizio del potere che determina e costringe ruoli e possibilità”.
Osserva il sindacato: “E’ una lotta culturale e politica quella contro la discriminazione e la violenza di genere che può essere vinta solo attraverso l’educazione – la scuola e la famiglia sono fondamentali in questo processo – ma anche attraverso la formazione continua dell’adulto, ad esempio nei luoghi di lavoro. Parallelamente c’è sempre più bisogno di norme che tutelino senza falle le donne che denunciano la propria situazione. Perchè la storia di Cecilia ci dice che qualcosa non funziona nemmeno nel percorso istituzionale che una donna segue per liberarsi da contesti vessatori e spirali di violenza”.
Spiega Elena Strozzi, che segue le politiche di genere nella Segreteria Confederale: “Convinti che il cambiamento debba passare da una presa di consapevolezza comune e che gli uomini debbano farsi carico di un problema che non può riguardare solo le donne in quanto vittime, come Cgil abbiamo scelto di scendere in piazza il 26 ovembre esplicitamente insieme: donne e uomini della nostra Organizzazione. Un’ idea nata dalla Rete donne Cgil nella convinzione che il cambiamento possa passare solo attraverso una presa in carico comune”.
Venerdi’ 26 novembre si terrà un flash mob alle 17, in Piazza Martiri del 7 Luglio, davanti alla Banca d’Italia. Conclude la Strozzi: “Un momento di presenza simbolica in cui gli uomini e le donne saranno corpi parlanti contro ogni molestia, ogni subdola recriminazione, ogni catena pensata per annichilire il genere femminile in quanto tale. In una piazza che diventerà scena, vestiti di rosso e nero, verranno lette testimonianze di donne vittime di violenza e a farlo saranno proprio gli uomin, perché attraverso la lettura a voce alta, la messa in scena, essi si facciano interpreti intimi dell’orrore che gli uomini possono infliggere alle donne. Partire da li crediamo possa servire a tutti”.