Cna: la Fita chiede aumento capienza anche su bus turistici, taxi, ncc auto
Gaspari e Seligardi: “Facilitare la mobilità di turisti e cittadini e non penalizzare il servizio privato di trasporto persone nel pieno rispetto delle normative anti covid19”
REGGIO EMILIA – Cna Fita apprezza la decisione della Conferenza Stato-Regioni di portare il riempimento del trasporto pubblico di linea all’80% della capienza, in un nuovo e positivo scenario di rischio epidemiologico e con la campagna vaccinale ormai nel pieno del compimento. “Perché non applicare la nuova percentuale anche agli autobus turistici, ai taxi e agli ncc auto?”. Lo chiedono i presidenti di mestiere dell’Unione Cna Fita Paolo Gaspari (Ncc bus e auto) e Simone Seligardi (taxi).
Lo scopo è facilitare la mobilità di turisti e cittadini nel rispetto dei protocolli di sicurezza e non penalizzare quanti esercitano il servizio privato di trasporto persone.
“A livello regionale – continuano Gaspari e Seligardi – è stata inviata anche una lettera come Caipet (Comitato Regionale delle Associazioni di Imprese del Trasporto Persone) indirizzata al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e all’Assessore alla mobilità Andrea Corsini per chiedere una loro presa di posizione nei tavoli nazionali circa l’allentamento delle misure restrittive anche sugli autobus utilizzati nei servizi di noleggio con conducente e nelle linee commerciali a media e lunga percorrenza, così da intercettare l’attesa ripresa della mobilità interregionale e turistica”.
“Fermo restando quanto già oggi previsto per tali servizi – concludono i presidenti di mestiere Cna Fita – sulla possibilità di occupazione in verticale delle sedute e dei sedili attigui per le persone che intrattengono rapporti verticali stabili, possibilità che andrebbe anzi estesa anche ai soggetti in possesso di certificazioni verdi Covid-19. Auspichiamo venga aumentata la capienza nel trasporto persone non di linea e autobus turistici in zona bianca già in fase di conversione in legge del Dl Sostegni bis”.