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“Cari governanti, davvero l’istruzione è la vostra priorità?”

27 febbraio 2021 | 09:46
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“Cari governanti, davvero l’istruzione è la vostra priorità?”

Ben 110 studenti, docenti e genitori reggiani si rivolgono al ministro dell’Istruzione e al governatore Bonaccini: “Chi vuole chiudere oggi promettendo il nulla per il futuro si ricordi che gli studenti, che non votano oggi, voteranno tra qualche anno, e si ricorderanno di ciò che è stato fatto”

REGGIO EMILIAPubblichiamo una lettera lettera firmata da 110 studenti, docenti e genitori reggiani inviata all’attenzione del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, relativamente alla scuola e alla Didattica a distanza.

Dalla riapertura delle scuole superiori al 50% (e c’era bisogno del Tar), decisa in gennaio, ci è sembrato subito chiaro che non si è fatto tutto per tenere aperto in sicurezza. Oggi si creano nuove sfumature di arancione in cui i negozi
restano aperti ma la scuola resta chiusa, anche se a dicembre ci siamo sentiti dire che eravamo “pronti a riaprire”. Tra le promesse mai mantenute e le smentite ci sentiamo ancora una volta presi in giro da chi ci dice di avere a cuore la scuola ma nei fatti si riduce sempre alla soluzione temporanea più facile. Tutto pur di non affrontare il problema.

Tenendo aperto si notano le disfunzioni e si può intervenire per risolverle, chiudendo si rimanda e basta. Il professor Galli si era espresso a favore di un presidio infermieristico-sanitario nelle scuole. I tamponi rapidi a campione consentirebbero lo screening costante sulla popolazione scolastica e lo spegnimento dei focolai prima che divampino. Adesso con la scusa delle “varianti” sentiamo invocare zone rosse a prescindere, zone arancioni scuro, quali altri colori dobbiamo ancora aspettarci?

Impossibile non notare come ci si accusi di essere veicolo di contagio senza la minima certezza. L’unica certezza che abbiamo è che, nel dubbio, si chiude. Un editoriale pubblicato sul British Medical Journal, ha segnalato, come molti altri, che la chiusura delle scuole non si basa su solide evidenze scientifiche, mentre i danni sui giovani sono rilevanti. Assistiamo a un trasferimento di danni e costi senza precedenti, dalle persone con previlegi socio-economici ai giovani svantaggiati. Molti alunni potrebbero non essere più in grado di recuperare il tempo perso a scuola e gli adolescenti vulnerabili abbandonano gli studi. Non vi sono sostituti per l’apprendimento in classe.

La Didattica a distanza ha incrementato l’abbandono scolastico, sintomi depressivi, casi di Hikkikomori, disturbi alimentari e atti di autolesionismo. Non è certo quale salute sia tutelata. Ci ha rinchiusi nelle case, magari con quegli anziani che dovevamo tutelare stando loro lontano. Sentiamo dire che la scuola potrebbe restare aperta fino al 30 giugno, o ripartire il 1° settembre perché è stato perso tempo. Chi ci ha fatto perdere questo tempo? Chi ci ha confinati in Didattica a distanza? Gli stessi che in queste settimane ne hanno ammesso il fallimento.

I docenti perdono il contatto con i propri studenti e con la realtà. Alcuni di loro tempestano di verifiche gli studenti quelle poche volte che, bontà d’animo di chi decide, riescono ad averli in classe. Chi non vuole le verifiche? È costretto a cercare scorciatoie (o a rifugiarsi nella Dad). Manca persino un orientamento post-diploma decente in termini qualitativi e questo è ulteriormente calato nell’ultimo anno.

L’incertezza ha preso tutti, tanto da non avere ancora nulla di certo nemmeno sull’esame di maturità. Esame di maturità talmente bistrattato da essere stato considerato nel 2020, nelle ammissioni dell’Università, valido al 30% rispetto al suo valore per chi si è malauguratamente diplomato nel 2020. Una generazione che passerà per sempre come quella dei “Diplomati Covid”, cioè dei fannulloni. A chi devono tanto? A chi ha fatto scelte così poco lungimiranti.

Gli studenti sono sconfortati. Si perde il contatto, si perde ogni occasione di confronto e ogni stimolo, parte essenziale della vita di chiunque. Le verifiche in Dad portano solo gli insegnanti a nutrire sospetti. I più ambiziosi, che hanno creduto nella scuola, non hanno più ricevuto significativi apprezzamenti per gli sforzi fatti e hanno dovuto cambiare il proprio focus di interessi. Hanno dovuto cercare motivazione dentro di sé, proprio perché la scuola in Dad non motiva nessuno.

I più fragili vengono automaticamente neutralizzati. Fa comodo così? No, è socialmente un disastro. Ma chi si vuole ancora prendere in giro? Chi vuole chiudere oggi promettendo il nulla per il futuro si ricordi che gli studenti, che non votano oggi, voteranno tra qualche anno, e si ricorderanno di ciò che è stato fatto (o che non è stato fatto).

RACCOLTA FIRME LETTERA

  1. Davide Giardina
  2. Martino Gallinari
  3. Beatrice Ziliani
  4. Elisa Turrini
  5. Barbara Longobardi
  6. Luciana Bertellini
  7. Gabriele Longobardi
  8. Monica Valcavi
  9. Antonella Cavalca
  10. Claudia Cavallini
  11. Raffaella Baracchi
  12. Gian Luca Nagliati
  13. Claudia Cantarelli
  14. Caterina Cilloni
  15. Paola Corradini
  16. Carlotta Pellacini
  17. Sabrina Lodi
  18. Daniele Gallinari
  19. Andrea Chesi
  20. Sharon Benassi
  21. Gian Carlo Benassi
  22. Francesco Mattioli
  23. Arturo Rossi Ermolani
  24. Daniele Toni
  25. Carla Bondavalli
  26. Nadia Bondavalli
  27. Marisa Tomasi
  28. Tommaso Siligardi
  29. Sofia Longo
  30. Silvia Giagnoni
  31. Giorgio Pellacini
  32. Cristina Tellini
  33. Fabio Della Marra
  34. Miro Gaddi
  35. Emanuela Morini
  36. Sebastian Fiorini
  37. Greta Ziliani
  38. Daniela Barbagallo
  39. Letizia Tamborrino
  40. Roberta Picardi
  41. Giovanni Cocchi
  42. Chiara Siligardi
  43. Lisa Filippini
  44. Antonio Tedesco
  45. Paola Fava
  46. Davide Ziliani
  47. Ivanna Bertolini
  48. Sebastiano Riva
  49. Ulisse Palmiero
  50. Aurora Vitali
  51. Mauro Ziliani
  52. Fulvia Gueli
  53. Sofia Serri
  54. Stefania Bonvicini
  55. Roberta De Barbieri
  56. Emanuela Senes
  57. Elena Fava
  58. Stefania Cavalieri
  59. Chiara Gualdi
  60. Mariagrazia Biggi
  61. Rossella Crisafi
  62. Ilic Ferretti
  63. Samuela Gallinari
  64. Simona Malagoli
  65. Michele Maruccia
  66. Gabriele Tedeschi
  67. Martina Miggiano
  68. Sara Zhan
  69. Becchi Franca
  70. Branchini Cinzia
  71. Racita Carmela
  72. Fusco Antimo
  73. Pagliani Cristina
  74. Ammirati Filomena
  75. Daniela Codeluppi
  76. Giovanni Onorato
  77. Giovanna Praticò
  78. Federico Cavazzola
  79. Antonio Paoletta
  80. Chiara Pane
  81. Manuela Manfredelli
  82. Luca Nitrosi
  83. Domenico Boffa
  84. Martina Malpeli
  85. Lisa Altomani
  86. Katia Menozzi
  87. Marco Stupazzoni
  88. Leonardo Cagossi
  89. Luca Nitrosi
  90. Andrea Buzzoni
  91. Anna Federici
  92. Cecilia Pionetti
  93. Alessandra Fontanesi
  94. Giulia D’Egidio
  95. Filippo Maria Bertani
  96. Paolo Orlandini
  97. Cinzia Carapezzi
  98. Elena Rossi
  99. Silvia Rioli

100.Alessandro Occhipinti

101.Patrizia Nanni

102. Roberto Bortoluzzi

103. Alessandra Nizzoli

104. Giuseppina Ruocco

105. Annalisa Giuliani

106. Carla Edda Tironi García

107.Assunta Munier

108.Marina Cristina Campagna

109. Maura Ganassi

110. Davina Castagnetti