Bollette pazze, la Cisl sfogatoio dei clienti Iren

4 febbraio 2021 | 12:48
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Bollette pazze, la Cisl sfogatoio dei clienti Iren
Bollette pazze, la Cisl sfogatoio dei clienti Iren
Bollette pazze, la Cisl sfogatoio dei clienti Iren

Il segretario Chiatto: “Azienza vista come autoreferenziale e poco dialogante”. Rancati (Adiconsum): “A monte c’è un errore comunicativo dell’azienda”

REGGIO EMILIA – Agli sportelli della Cisl Emilia Centrale di Reggio Emilia piovono lamentele per le “bollette pazze” Iren che hanno raggiunto i reggiani dopo il passaggio, voluto dalla normativa, dalla fatturazione a rate costanti a quella a consumo. Contestazioni, riporta il sindacato, di conti poco chiari, conguagli nascosti, letture vere o presunte e informazioni comunque insufficienti. E c’e’ anche chi, cliente storico della multiutility, rimpiange i tempi della “vecchia Iren”.

Gli “iscritti – spiega il segretario Cisl Domenico Chiatto – ci dicono di percepire un’azienda che, rispetto al passato, e’ diventata sempre piu’ autoreferenziale e meno disposta al dialogo”. È “quindi necessario ritrovare il rapporto con il territorio, rinnovando la relazione e l’ascolto delle parti sociali per trovare soluzioni realmente condivise: semplici rateizzazioni e dilazioni di pagamento non possono bastare”.

Entrando nel merito della questione Massimo Rancati di Adiconsum (l’associazione dei consumatori Cisl, ndr) commenta: “A monte c’e’ sicuramente un enorme errore comunicativo di Iren: difficile pensare potesse bastare un allegato alla fattura a preparare ad un cambiamento cosi’ radicale l’utenza”. Per l’associazione il vero problema sta pero’ nel fatto che le nuove bollette, pur dovendo in teoria parlare di soli consumi effettivi, in realta’ portano in pancia una buona quota di consumi stimati.

“Siamo ovviamente pronti ad assistere i cittadini nel chiedere la rettifica delle bollette e certi ci saranno partite a credito, ma intanto c’e’ chi si trova a pagare anche cinque-sei volte tanto, fino alla meta’ della normale spesa annua per il gas”. Per questo, conclude Rancati, “chiediamo la massima rapidita’ nella gestione delle istanze correttive”.