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Lo spread sfiora quota 290, Tria: “Nervosismo ingiustificato”

15 maggio 2019 | 19:39
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Lo spread sfiora quota 290, Tria: “Nervosismo ingiustificato”

Il differenziale chiude sotto quota 290, ripiega a 284, 5 punti base. “Non mi fa piacere, è dovuto alla competizione elettorale”, dice Conte

REGGIO EMILIA – Botta e risposta a distanza tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini sull’aumento dell’Iva. Davanti alla platea di imprenditori di Rete Imprese Italia il premier precisa che evitare l’aumento dell’Iva “non sarà un’impresa facile”. Per questo, ha aggiunto, “stiamo lavorando ad un’operazione profonda di spending review e stiamo pontenziando il nostro sistema di contrasto all’evasione fiscale”.

“Dopo una prima fase, nella quale il Governo ha posto le basi per ricostruire il rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni, rispondendo con urgenza alle istanze delle fasce più deboli della popolazione, si apre adesso una ‘fase 2′, che ha come obiettivo prioritario quello di rilanciare la crescita, liberando le migliori energie produttive e innovative del Paese” ha detto il presidente del Consiglio.

Successivamente il presidente del Consiglio ha chiarito: “Io non ho mai messo in discussione, in tutte le mie dichiarazioni, che eviteremo l’aumento dell’Iva”.

“Ho spiegato che abbiamo un programma già avviato di spending-rewiev al quale stiamo lavorando: ho detto semplicemente che stiamo lavorando, sul risultato di evitare l’aumento dell’Iva non c’e’ alcun dubbio”. “Mi rifiuto di aumentare l’Iva anche di un solo centesimo: prima va riformato il sistema fiscale: bisogna avere coraggio e io non mi rassegno”.

Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini all’assemblea di Rete Imprese Italia. Sullo spread interviene il ministro dell’economia Tria, ‘Il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, è ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee, dice il ministro dopo il balzo dello spread a oltre 290 punti base. ‘Ingiustificato perché gli obiettivi di finanza pubblica del governo sono quelli proposti dal governo stesso e approvati dal parlamento con il Documento di economia e finanza’.

Lo spread tra Btp e Bund chiude sotto la soglia dei 290 punti base dopo aver toccato i massimi da dicembre a quota 291,7. Il differenziale di rendimento tra i titoli a 10 anni italiani e tedeschi termina la seduta a 284,5 punti base, in rialzo rispetto ai 280 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è pari al 2,74%.