Lavoro, ogni anno 400 donne lasciano dopo un figlio

19 settembre 2018 | 07:21
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Lavoro, ogni anno 400 donne lasciano dopo un figlio

La Provincia ha promosso per giovedi’ 20 settembre (dalle 9 alle 17) al centro internazionale Loris Malaguzzi un seminario formativo per avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro

REGGIO EMILIA – Sono quasi 80 le donne che nei primi otto mesi del 2018 si sono si sono rivolte all’ufficio della consigliera di parita’ della Provincia di Reggio Emilia Maria Mondelli e circa 400 all’anno quelle che a livello provinciale si dimettono volontariamente entro i primi 3 anni della prole. A dirlo e’ la stessa Mondelli secondo cui, quindi, “nel mondo del lavoro le discriminazioni di genere regnano sovrane, a cominciare dal differenziale salariale e dall’assenza di politiche di conciliazione tra vita e lavoro, per non parlare della segregazione verticale, il cosiddetto soffitto di cristallo, della maternita’ o peggio ancora delle molestie sul lavoro”.

Infatti “se l’odioso fenomeno delle dimissioni in bianco e’ ormai un triste ricordo del passato, in quanto l’utilizzo delle procedure on line e la necessita’ di convalida diretta da parte della lavoratrice lo hanno vanificato, rimangono i metodi subdoli e vessatori che costringono le lavoratrici madri ad uscire dal mondo del lavoro”. Per questo, continua Mondelli, “la legislazione antidiscriminatoria e’ uno strumento importante che va conosciuto e utilizzato dagli addetti ai lavori perche’ queste disuguaglianze cessino di essere un ostacolo al l’occupazione femminile e alla sua qualita’”.

Proprio con questo obiettivo, la Provincia di Reggio Emilia ha promosso per giovedi’ 20 settembre (dalle 9 alle 17) al centro internazionale Loris Malaguzzi un seminario formativo per avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro. “Vogliamo approfondire questi temi, coinvolgendo tutti i soggetti interessati per creare una rete di professionisti a cui l’ufficio della consigliera di parita’, vera e propria authority a cui ci si rivolge in caso di discriminazioni, possa fare riferimento nella sua attivita’”, conclude Mondelli.