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Forte calo delle imprese giovanili

8 agosto 2018 | 07:48
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Forte calo delle imprese giovanili

In un anno ne sono state perdute oltre mille. Oggi sono il 7,1% delle imprese regionali, la quota più bassa tra le regioni italiane

REGGIO EMILIA – A fine giugno le imprese attive giovanili dell’Emilia-Romagna sono risultate 28.790, pari al 7,1 per cento delle imprese regionali, la quota più bassa tra le regioni italiane. In un anno la perdita è di 1.035 imprese (-3,5 %), mentre le altre imprese sono diminuite dello 0,2 %. A livello nazionale, le imprese giovanili scendono a quota 481.717 (-2,9 %), pari al 9,3 % del totale, mentre le altre imprese confermano la tendenza positiva e segnano un leggero aumento (+0,4 %). Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. Peraltro, le imprese giovanili diminuiscono in tutte le regioni, di più in Toscana e Valle d’Aosta. Nelle regioni di riferimento l’andamento delle imprese giovanili è meno pesante in Lombardia (-3,2 %), analogo in Veneto (-3,5 %) e leggermente più pesante in Piemonte (-3,8 %).

I settori. La crisi dei comparti tradizionali ha colpito particolarmente le imprese giovanili. Crollano le imprese delle costruzioni (-634 unità, -10,1 per cento), l’andamento negativo nei servizi è più marcato nel settore del commercio (-393 imprese, -5,1 per cento) e assai lieve nell’aggregato di tutti gli altri settori dei servizi (-51 imprese, -0,4 per cento), mentre la perdita nell’industria è più contenuta della media (-47 unità, -2,2 per cento). Contrariamente alla tendenza prevalente tra le altre imprese, dei macro settori, crescono  solo le imprese giovanili attive nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+90 imprese, +4,1 per cento). Nei servizi spicca l’aumento delle attive nelle aree informazione e comunicazione.

La forma giuridica. La riduzione è da attribuire alla flessione ampia, delle ditte individuali (-991 unità, pari a -4,3 per cento). La caduta molto più rapida delle società di persone (-9,8 per cento, pari a 211 unità) è riferibile all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata, che sostiene la forte crescita delle società di capitale (+201 unità, +4,7 per cento).