Sicrea torna ad assumere e vuole diventare una cooperativa

11 luglio 2018 | 16:10
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Il presidente Bosi: “L’obiettivo di quest’anno e’ di arrivare a 130 milioni di fatturato e al 2020 puntiamo a raggiungere i 160 milioni di euro, diventando il 15esimo player italiano

MODENA – “Dopo sei anni passati a gestire esuberi, torneremo ad assumere”. Sorride Luca Bosi, cooperatore reggiano presidente di Sicrea group, oggi nella sede di quella che “non e’ solo una societa’ di costruzioni, ma una realta’ contemporanea e innovativa”. Bosi lo ripete al pubblico che ascolta attento nella sala smart allestita ad hoc al piano -1 per l’evento “(Ri)pensare!”, con in prima fila il governatore Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il sindaco di Reggio Luca Vecchi, ma del resto la storia recente della ‘coop che salva le coop’, targata Legacoop, e’ ben nota qui.

Ma Bosi ha anche detto che vuole intraprendere, ovviamente con il consenso dei dipendenti che dovranno diventare soci, il percorso per trasformare Sicrea in una cooperativa e tornare quello che è sempre stata nel passato. Per farlo sarà necessaria una robusta iniezione di capitali, ma a quello che ci penserà Andrea Volta, presidente di Parco che era al suo fianco e ha detto che è disposto a cercare i dieci milioni di euro necessari per l’operazione.

Tra gli altri, l’ascoltano oggi in sala l’ex tecnico della nazionale italiana di volley, e ora formatore, Mauro Berruto, e altri ospiti. Nata nel solco del “gruppo di braccianti nei primi anni del ‘900”, come si ricorda anche nelle note ufficiali, oggi Sicrea segue 135 progetti sviluppando un fatturato intorno ai 110 milioni di euro: “Non siamo un general contractor, facciamo poche cose ma le facciamo bene”, ripete orgoglioso Bosi sfoderando il mantra che taglia col (recente) passato e ribadendo in generale la massima attenzione alla legalita’, come chiave di successo aziendale (“Passiamo le nostre giornate a verificare i Durc…”).

Il bilancio intanto registra una perdita di 702.000 euro ma risulterebbe positivo per 160.000 euro se non scontasse, per l’ultimo esercizio, l’incidenza di Sirem (impegnata nell’ultimo anno in un piano di rilancio complesso) che appunto ha rilevato nel 2015 il complesso aziendale della Cooperativa di Costruzioni di Modena, in liquidazione coatta amministrativa. Il bilancio consolidato di gruppo e’ ora di 122 milioni di euro, in linea a parita’ di perimetro di consolidamento con l’esercizio precedente.

“L’obiettivo di quest’anno – riprende Bosi – e’ di arrivare a 130 milioni di fatturato e al 2020 puntiamo a raggiungere i 160 milioni di euro, facendo di Sicrea group il 15esimo player italiano, mentre oggi e’ il 21esimo, del settore”. Ed e’ a settembre 2017 che ci sono stati gli ultimi 120 esuberi: “Abbiamo avuto piu’ di 200 esuberi senza produrre disoccupazione, tutti sono usciti volontariamente grazie all’impegno dell’azienda. Ora abbiamo 216 persone occupate direttamente, sempre per il 2020 vorremmo aumentare l’occupazione di una cinquantina di unita’”, tira dritto Bosi, che fra l’altro e non a caso si appresta a guidare il gruppo anche per i prossimi tre anni.

Nel frattempo ci si continua a muovere oltre i confini regionali, con il matrimonio con la cooperativa Cl’A di Montelupo Fiorentino, nell’ambito di un piano triennale di sviluppo prevede nel 2020 ricavi annuali superiori a 160 milioni di euro, con una quota in aumento del lavoro all’estero. “Per volumi di fatturato abbiamo gettato le basi per la nascita del terzo soggetto cooperativo italiano del settore delle costruzioni”, rimarca il numero uno. Presente oggi con i propri cantieri in 14 regioni italiane, Sicrea aggiunge alla sede e al centro operativo tra Modena e Reggio, inoltre, un nuovo presidio a Empoli; a Roma, invece, ha sede l’ufficio commerciale, mentre e’ in previsione l’apertura di una seconda unita’ territoriale a Potenza che servira’ il sud Italia. Grazie al meccanismo del parternariato pubblico-privato, poi, si sta lavorando a Pavullo, per la piscina, ma anche con Firenze parcheggi e per il palasport di Sanremo.

E non manca l’estero: la controllata Sicrea Dakar, in Senegal, ha iniziato i suoi primi lavori e, proprio in queste ultime settimane, “ha siglato altri importanti contratti”.