Delmonte (Lega Nord): “Guardie mediche e medici di base, troppi posti vacanti”

20 marzo 2018 | 16:41
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Delmonte (Lega Nord): “Guardie mediche e medici di base, troppi posti vacanti”

Sos medici nella nostra provincia: su 15 posti liberi 4 non sono stati assegnati perché ci sono pochi medici che abbiano avuto possibilita’ di frequentare il corso triennale da medico di famiglia

REGGIO EMILIA – Troppi gli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria: mancano i medici con i titoli di legge per prendere questi incarichi. La Regione compensa con medici precari, spesso senza titoli, con incarichi di 6 mesi in 6 mesi, pagati a mezzo stipendio rispetto ai titolari. Così si precarizza una professione fondamentale e si tolgono riferimenti ai nostri anziani, e i primi a pagare sono sempre i cittadini delle aree disagiate, naturalmente piu’ difficili da coprire. Corsi di formazione latenti da più di 7 anni e così i posti da medico di base, guardia medica e operatori del 118 rimangono vacanti.

“E’ S.O.S medici nella provincia di Reggio Emilia: gli avvisi relativi agli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria di libera scelta (medico di famiglia), e agli incarichi vacanti di continuità assistenziale (guardia medica) ed emergenza sanitaria territoriale (medici del 118) sono andati a vuoto nel secondo semestre 2017. La carenza di personale medico nelle strutture reggiane è da imputare proprio alla disorganizzazione dei corsi di preparazione specifici, che raggiungerebbero ogni anno un numero di persone troppo limitato”.

Questa la denuncia del consigliere regionale della Lega Nord, Gabriele Delmonte, che spiega: “Tradotto in numeri significa che nella provincia di Reggio per quanto riguarda l’assistenza primaria effettuata dai medici di famiglia, per intenderci, su 15 posti liberi 4 non sono stati assegnati perché ci sono pochi medici che abbiano avuto possibilita’ di frequentare il corso triennale da medico di famiglia. Ancora peggio se analizziamo gli avvisi relativi ai posti vacanti di guardie mediche: su 73 richieste ben 72 non sono state assegnate. Il dato, poi, diventa drammatico con riferimento ai medici deputati alla cosiddetta “emergenza territoriale”, in altre parole gli operatori del 118: 6 i posti liberi e 6 ancora vacanti”.

“E’ assurdo, demogogico e quanto mai distante dalla realtà il modello sanitario della Giunta guidata da Stefano Bonaccini che si fa bella delle numerose piazzole destinate all’atterraggio degli elicotteri destinati all’elisoccorso, e non si cura della carenza di personale medico dei presidi ospedalieri della regione dovuti alla carenza di formazione del personale medesimo, specifica responsabilita’ che i funzionari del suo assessorato hanno volutamente ignorato”, commenta Delmonte.

“Una carenza di personale dovuta al fatto che le Ausl e Regione, deputate a organizzare annualmente dei corsi di formazione, sia da medico di medicina generale, che di emergenza territoriale, o non li organizzano o li organizzano per un numero di persone molto limitato. Le organizzazioni sindacali dei medici lo segnalano da almeno 7 anni, qualcosa si doveva fare, ma l’assessorato ha preferito un’insensata guerra contro i medici piuttosto che una costruttiva collaborazione”, sottolinea il consigliere leghista.

“Una situazione che porta a far sì che i posti vacanti vengano ricoperti da medici assunti con contratti a tempo determinato rinnovabili di 6 mesi in 6 mesi, pagati a mezzo stipendio rispetto ai titolari. Così si precarizza una professione fondamentale e si tolgono riferimenti ai nostri anziani, e i primi a pagare sono sempre i cittadini delle aree disagiate, naturalmente piu’ difficili da coprire. Tutto questo sta producendo la sensibile precarizzazione del lavoro nella nostra sanità, sintomatico di un governo locale che non ha in mano la situazione e che non dà stabilità e certezza né al personale medico, né alla cittadinanza” continua il consigliere leghista.

“Una cosa è certa – conclude Delmonte -: il nostro sistema sanitario, dietro ad una facciata di inutile eccellenza, nasconde criticità sostanziali gravissime”.