Montecchio, inaugurata la nuova ala dell’ospedale

17 febbraio 2018 | 13:30
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Montecchio, inaugurata la nuova ala dell’ospedale
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Montecchio, inaugurata la nuova ala dell’ospedale
Montecchio, inaugurata la nuova ala dell’ospedale
Montecchio, inaugurata la nuova ala dell’ospedale
Montecchio, inaugurata la nuova ala dell’ospedale

I lavori dell’opera, realizzata da Sicrea, hanno interessato 4mila metri quadri destinati ad attività mediche e chirurgiche di degenza e ambulatoriali

MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Soddisfazione in casa Sicrea Group per il taglio del nastro del Corpo C dell’Ospedale Franchini di Montecchio, opera realizzata dal gruppo che rappresenta il completamento di un percorso teso alla definitiva sistemazione organizzativa e funzionale di tutti i reparti della struttura. Insieme al presidente di Sicrea Luca Bosi, erano presenti all’inaugurazione il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il presidente della Provincia Giammaria Manghi, il sindaco di Montecchio Paolo Colli, i sindaci dei Comuni della Val d’Enza delle Province di Reggio Emilia e Parma e Fausto Nicolini, direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia.

Si tratta di 4mila metri quadrati di nuova edificazione dell’Ospedale Franchini di Montecchio, ultima tappa di un percorso di complessivo adeguamento che aveva preso il via nell’anno 2000. Con il rifacimento del “Corpo C”, iniziato nel 2015 e costato 6 milioni di euro, l’ospedale giunge a un assetto organizzativo e funzionale considerato definitivo. La cerimonia è stata l’occasione, inoltre, per presentare l’intervento di manutenzione straordinaria svolto sul “Corpo A”, edificio facente parte del nucleo originario dell’ospedale che risale agli anni ’50.

Fausto Nicolini, direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia nel suo intervento, ha sottolineato: “Rispetto agli altri ospedali della provincia, l’evoluzione del Franchini avvenuta in oltre un decennio è stata la più rilevante, caratterizzandosi per innovazione strutturale e organizzativa e per funzionalità estetica”.  Ha posto in evidenza, inoltre, il suo ruolo di ospedale di prossimità anche per la provincia parmense, confermando che “la tutela della salute non conosce confini geografici”.

Quanto all’entità degli investimenti “dei 50 milioni destinati ai servizi sanitari del distretto di Montecchio, 35 sono stati assorbiti dall’ospedale e provengono per il 93,5% da risorse aziendali”. Un riferimento, infine, al presidio ospedaliero unico, vera sfida organizzativa della nuova Azienda Usl nata nel luglio scorso, destinato a trasformarsi in un network di ospedali “obiettivo al quale arriveremo con gli ospedali della provincia in gran parte riqualificati; dopo quella dell’Ospedale di Correggio nel Dicembre 2017 e del Franchini oggi, in primavera presenteremo la riqualificazione dell’ospedale di Guastalla”.

Il nuovo assetto del corpo C dell’ospedale
II Corpo C, nei suoi 4.080 metri quadrati di superficie, ospita al piano terra il nuovo Pronto soccorso, parte integrante del Dipartimento di emergenza-urgenza. Il primo piano diventa il riferimento delle specialità chirurgiche (ostetricia-ginecologia, chirurgia, ortopedia e urologia) in posizione attigua alle sale operatorie, mentre le specialità mediche (medicina, lungodegenza, area ad alta intensità di cura e day hospital internistico) sono concentrate al secondo piano. L’intervento è l’ultima tappa del progetto complessivo di ampliamento e ristrutturazione che oggi consegna alla comunità della Val d’Enza un ospedale ampiamente ammodernato e riqualificato dal punto di vista edilizio, impiantistico e tecnologico.

Luca Bosi, presidente di Sicrea

“Con il Corpo C del Franchini – spiega il presidente di Sicrea Group Luca Bosi – abbiamo operato una piccola rivoluzione, inizialmente dovevamo ristrutturare quest’ala dell’ospedale per ricostruire quello che esisteva già. Abbiamo valutato e proposto all’Asl di Reggio un altro percorso iniziato con la demolizione e concluso con la ricostruzione. Si è rivelato un provvedimento molto virtuoso, oggi abbiamo un edificio interamente nuovo in classe energetica A +, con consumi molto ridimensionati e con una durata di vita molto più lunga. Questo – conclude il presidente di Sicrea Group – non accade spesso in Italia. Molto spesso si prende in considerazione la ristrutturazione, che comporta in realtà tempi e costi più elevati e non garantisce una buona performance in termini di consumo energetico e resistenza antisismica, piuttosto che la costruzione ex novo”.

Con l’opera di riorganizzazione e riassetto funzionale del Franchini si consolida l’esperienza di Sicrea Group nel settore costruzioni healthcare, l’edilizia per la cura delle persone. Tra i fiori all’occhiello spiccano il progetto del CoRE – Centro Oncologico ed Ematologico Reggio Emilia, l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale di Correggio e la recente acquisizione della nuova casa residenza per anziani di Novi di Modena, intervento da 6 milioni di euro per oltre 4.200 metri quadrati che sorgono su un superficie complessiva di 20mila metri quadrati. Una costruzione di nuova generazione, pensata per il benessere delle persone della terza età, che risponde ai più alti standard qualitativi all’insegna dell’ecocompatibilità e del risparmio energetico.