Imprese, nuova vita per il villaggio Crostolo

15 dicembre 2017 | 17:01
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Imprese, nuova vita per il villaggio Crostolo

Firmato l’accordo per riqualificare l’area e aumentarne la produttività

REGGIO EMILIA – Dopo l’area industriale di Mancasale, il Comune di Reggio Emilia passa alla riqualificazione del “villaggio industriale Crostolo”. Per il secondo polo produttivo della citta’ che ospita oltre 100 aziende su un’area di 450.000 metri, e’ stato infatti firmato oggi un accordo che ne prevede il potenziamento delle infrastrutture, dell’accesso, della sicurezza e infine la trasformazione in “area ecologicamente attrezzata”.

Firmatari dell’intesa i sindacati, le associazioni di categoria dell’industria e del commercio, le centrali cooperative, le aziende presenti al “villaggio” e nuovi soggetti impegnati sull’area. Ovvero: la Fondazione E35 cui spettera’ il compito di ricercare finanziamenti e contributi per la promozione della ricerca e dell’innovazione industriale, Ireti che dovra’ risolvere problematiche relative alla gestione delle acque e Lepida impegnata nell’estensione della rete in fibra ottica a banda ultra larga. Le opere saranno appaltate entro l’estate 2018 e se ne prevede il completamento entro i primi mesi del 2019.

“Abbiamo attraversato un periodo in cui si parlava di crisi del modello emiliano, in cui abbiamo assistito al crollo del Pil e il nostro territorio ha dovuto affrontare il tema della disoccupazione, mai conosciuto prima, un periodo in cui qualcuno diceva che il manifatturiero sarebbe scomparso”, commenta il sindaco di Reggio Luca Vecchi. “Ma oggi stiamo uscendo dalla crisi diversi da come ci siamo entrati e ci sono le condizioni per un nuovo modello emiliano grazie a un’economia orientata all’innnovazione, all’internazionalizzazione e alla creativita’ in un contesto di eccellenza dei servizi”.

Villaggio Crostolo

Le opere previste, infine, saranno accompagnate da una variante al Regolamento urbanistico ed edilizio (Rue) identica nei contenuti a quella gia’ approvata dal Consiglio comunale per il parco industriale di Mancasale, che semplifichera’ le norme per il recupero dell’esistente. Per esempio si potra’, con intervento edilizio diretto, ampliare le volumetrie del 30% in deroga ai limiti urbanistici, procedere all’ammodernamento delle strutture accorpando o frazionando diverse unita’ (anche con opere di demolizione e ricostruzione) e realizzare nuovi insediamenti unendo lotti contigui.