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Landi: “Stiamo meglio, ora possiamo guarire”

29 novembre 2017 | 18:36
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Landi: “Stiamo meglio, ora possiamo guarire”

Una crescita dell’1,6% confermata anche nel 2018

REGGIO EMILIA – “Oggi stiamo un po’ meglio e possiamo guarire”. Sono racchiuse in questa affermazione del presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, lo stato di salute e le prospettive dell’economia reggiana, così come tracciate nell’ambito della quindicesima Giornata dell’Economia. Un appuntamento che si è mosso tra le analisi di un quadro provinciale in miglioramento un po’ su tutti i fronti (produzione industriale, occupazione, reddito disponibile delle famiglie, export) e gli sguardi orientati verso quella digitalizzazione delle imprese che, nel nostro territorio, sconta ancora vistose falle soprattutto in termini di infrastrutture, con diverse parti del territorio contrassegnate da quelle “aree bianche” entro le quali nessun operatore privato ha programmato investimenti in connessioni nei prossimi anni.

Proprio in queste zone, però, “si sta finalmente mettendo mano alle infrastrutture digitali per colmare il gap che ci separa dai Paesi più forti del Vecchio continente”, ha detto il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, ricordando che “siamo in presenza di quello che si configura come un enorme cantiere in cui stanno confluendo e confluiranno grandi investimenti (oltre 3 miliardi tra risorse UE e cofinanziamenti nazionali) che nel nostro territorio toccheranno proprio e soprattutto le infrastrutture”.

Infatti la banda ultra larga andrà progressivamente a riempire quelle “aree bianche” che sono presenti un po’ in tutto il territorio. Ad occuparsene sarà Infratel Italia Spa (la società in house del Ministero dello sviluppo economico che è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo), il cui direttore generale, Salvatore Lombardo, ha disegnato la mappa di interventi che, a partire dall’Appennino reggiano per arrivare alle aree rivierasche del Po, entro il 2020 consentiranno di portare connessioni oltre i 30 mbit/s (ma per oltre il 90% si viaggerà oltre i 100 mbit/s) a quasi 98.000 abitazioni e unità operative d’impresa e a 470 tra scuole e sedi di pubblica amministrazione, coinvolgendo una popolazione stimata in poco meno di 159.000 unità.

“E’ un cantiere – ha detto Landi – che richiede un nuovo importante lavoro alle istituzioni e alle organizzazioni d’impresa per far sì che le innovazioni cui siamo di fronte siano innanzitutto ispirate a quei principi di equità che le rendono una risorsa accessibile a tutti”. Di questo hanno parlato anche Andrea Granelli, fondatore di Kanso (società di consulenza specializzata in innovazione e gestione del cambiamento), e Valeria Montanari, Assessora comunale ad Agenda digitale, tracciando le linee di uno sviluppo digitale cui corrisponde, intanto, anche il miglioramento complessivo dello stato dell’economia reggiana.

Emblematiche, al proposito, le cifre fornite da Landi sul bilancio previsto a fine 2017, con un + 1,7% per il Pil, un analogo incremento dell’occupazione, una valore dell’export si attesterà attorno ai 10 miliardi (+ 6,2% nel primo semestre) e un reddito disponibile per le famiglie in crescita del 2,6%. “Il nostro territorio – ha detto Landi -, le famiglie, le imprese, le stesse istituzioni hanno sofferto, e ancora oggi vi sono buone ragioni per stare in guardia rispetto alla continuità dei miglioramenti che abbiamo registrato, e in questo senso le idee e soprattutto il confronto, la condivisione e il lavoro comune su ciò che è necessario e utile per tutti sono l’infrastruttura sulla quale dobbiamo continuare ad investire”.

Non troppo sullo sfondo, nella relazione di Landi, anche il futuro cammino della Camera di Commercio, con la fusione con le consorelle di Parma e Piacenza ad aprire la relazione del presidente, insieme al messaggio alle associazioni imprenditoriali reggiane, chiamate a “scelte inedite e particolarmente impegnative”.

“Tra pochi mesi – ha detto Landi – saremo in presenza di quella che abbiamo definito la “nuova casa comune” per le imprese e le associazioni di tanta parte dell’Emilia, e quanto questa casa potrà essere confortevole, accogliente e funzionale dipende ora, in molta parte, proprio dalle associazioni d’impresa”.

“I miglioramenti che abbiamo registrato in questi mesi ha proseguito il presidente della Camera di Commercio – hanno bisogno di essere sostenuti con azioni coerenti alle attese di un tessuto locale le cui peculiarità, tra pochi mesi, cammineranno insieme ai quelle di altri territori e staranno in capo ad un unico ente”.

Da qui, dunque l’invito di Landi “al lavoro comune alle nostre associazioni”, perchè – ha aggiunto – abbiamo bisogno di ragionare e di scegliere con lo stesso senso di responsabilità e la stessa coesione sulle quali in questi anni è stato costruito il lavoro e l’investimento straordinario che la Camera di Commercio è riuscita a realizzare in quella che probabilmente è la crisi più profonda che abbia colpito l’economia e lo stesso tessuto sociale del nostro Paese”.