Grande cena di Boorea, è record: raccolti 27mila euro

30 novembre 2017 | 17:55
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Grande cena di Boorea, è record: raccolti 27mila euro
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Grande cena di Boorea, è record: raccolti 27mila euro
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Grande cena di Boorea, è record: raccolti 27mila euro
Grande cena di Boorea, è record: raccolti 27mila euro

Al Salone delle feste di Fazzano erano presenti 900 persone

CORREGGIO (Reggio Emilia) – E’ la Grande Cena dei record quella andata in scena al salone delle Feste di Fazzano, la tradizionale cornice dove, da 18 anni, si svolge quello che a buon diritto rientra tra i principali eventi benefici e di raccolta fondi della provincia. Alla Grande Cena di Boorea ieri sera erano oltre 900 i presenti affidati ai volontari di Auser che anche quest’anno si sono presi cura della gestione della sala.

Circa 27mila euro sono stati quindi raccolti in favore di diversi interventi: l’ospedale psichiatrico di Ambokala, nel sud del Madagascar, dove è attivo il Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia e di Reggio Terzo Mondo. Il progetto #Gocciaagoccia di GVC, che assicurerà l’acqua potabile a oltre 2800 studenti di Aleppo in Siria. Una parte dei fondi ricavati sarà destinata all’asilo parrocchiale di Finale Emilia. Un aiuto andrà anche ai monaci benedettini di Norcia, che li destineranno alla ricostruzione dopo il sisma del 2016. La Grande Cena offrirà anche un sostegno concreto alla storica Libreria del Teatro, un luogo simbolico per la cultura a Reggio che rischia di scomparire e per i progetti della Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica di Verona.

Non nasconde tutta la sua soddisfazione Luca Bosi, il presidente di Boorea: “In tutti questi anni – ha detto – abbiamo messo in campo progetti che hanno cambiato la prospettiva di vita a tante persone in molte parti del mondo. Occorrono progetti proattivi per fare tutto ciò ed è quello che Reggio Emilia e la sua cooperazione vogliono costruire anno dopo anno con la Grande Cena. Trovo anche molto significativo che stasera fossero a tavola assieme il sindaco di Parma e quello di Reggio insieme a tanti altri amministratori di questi territori. E’ un esempio e anche il segno di coesione territoriale importante. Il primo passo per immaginare traguardi condivisi che possono proiettare le economie rispettive verso scenari inediti e dalle potenzialità ancora da esplorare. La cooperazione e la Grande Cena stasera sono protagoniste anche questo senso”.

Un eccezionale momento di comunità che ogni anno coinvolge cittadini, associazioni, imprese e istituzioni emiliane. Tra le decine di tavolate anche i sindaci Ilenia Malavasi, Luca Vecchi, Paolo Fuccio, ma anche il primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti, quello di Borgonovo Valtidone in provincia di Piacenza, Pietro Mazzocchi, il presidente della provincia Giammaria Manghi, il segretario Pd e sindaco di Luzzara Andrea Costa, la deputata Antonella Incerti e poi i tantissimi cooperatori a partire dal presidente di Legacoop Emilia Ovest Andrea Volta, Luca Bosi, Paolo Cattabiani, Roberto Olivi, Giuseppe Calabrese, Lino Versace e Corrado Casoli, presidente di Cantine Riunite & Civ, l’azienda che è partner della Grande Cena fin dalla prima edizione, come Coop Alleanza 3.0.

Non hanno voluto perdere la Grande Cena l’Ad di Iren Massimiliano Bianco e il presidente Paolo Peveraro. Per i sindacati c’erano la leader della Cisl Margherita Salvioli, il segretario Cgil Guido Mora e il presidente di Federconsumatori Giovanni Trisolini. Per Arci, il presidente Daniele Catellani e per DarVoce Umberto Bedogni. Impossibile citarli tutti.

Tra le sorprese dell’ultimo minuto l’arrivo di John Jeffery viceministro alla Giustizia in Sudafrica. Ma forse la presenza più gradita è quella dei Workers buyout le nuove cooperative di lavoratori ripartite anche grazie a Boorea che al Salone delle Feste erano molto numerosi. C’erano i cooperatori di Methis OfficeLab, e quelli d Aluminium Tec, la Fornace di Fosdondo, il Panificio cooperativo (che ha fornito il pane), Art Lining, e Gres Lab a cui è andata una targa di riconoscimento che riporta il motto “Uniti siamo tutto”.

Il volontariato è la chiave di questo successo che schiera sei chef di fama indiscussa, un menù che celebra il territorio, oltre 100 volontari e un traguardo benefico da raggiungere insieme. Insuperabile il gruppo delle Rezdore correggesi che ha perfettamente risposto alle esigenti richieste degli chef, tutti venuti gratuitamente a Correggio. Fabrizio Albini Da Milano è arrivato, Giovanna Guidetti da Finale Emilia, Isa Mazzocchi da Borgonovo Valtidone, Luciano Tona da Colorno, Stefania Lombardi da Busana e Giovanni Mandara da Reggio.