Il processo alla 'ndrangheta |
Cronaca
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Aemilia, Valerio aggiusta il tiro su Muto

9 novembre 2017 | 16:29
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Aemilia, Valerio aggiusta il tiro su Muto

Il pentito: “Avevo il suo numero, mi raccontò della scomparsa di ‘topino'”

REGGIO EMILIA – Parlando dei suoi rapporti con l’imputato Luigi Muto, il pentito del maxiprocesso di ‘ndrangheta Aemilia, aveva vacillato. Affermando di aver avuto con lui rapporti molto stretti ma dichiarando, in fase di contro esame da parte degli avvocati difensori, di non avere il suo numero di telefono e di non essere stato invitato al matrimonio di Muto.

Un punto piuttosto rilevante per accertare la credibilita’ del collaboratore di giustizia su cui oggi il presidente del collegio giudicante di Reggio Emilia, Francesco Maria Caruso, e’ voluto ritornare. Valerio si e’ difeso affermando che l’avvocato “avra’ capito male” e di avere il numero di Muto, pur ammettendo che negli ultimi anni i rapporti con lui si erano raffreddati.

Il pentito racconta nello specifico di una telefonata a Muto (da una cabina telefonica) in cui quest’ultimo gli spiego’ della scomparsa di Antonio Macri’, detto “topino”, in un caso da manuale di lupara bianca. Muto avrebbe detto a Valerio: “Sono passati gli extraterrestri” (fonte Dire).