I sindacati a Iren: “Il laboratorio analisi acqua deve restare a Reggio”

23 ottobre 2017 | 17:21
Share0
I sindacati a Iren: “Il laboratorio analisi acqua deve restare a Reggio”

Il presidio dei lavoratori in municipio. Tutino: “Il trasloco nuoce alla gara”

REGGIO EMILIA – Non saranno licenziati ma trasferiti a Piacenza, che dall’inizio del prossimo anno dovrebbe diventare l’unico laboratorio Iren di analisi e controllo del ciclo idrico, a copertura di tutto il bacino emiliano. Un’ipotesi respinta con fermezza dai sindacati e dal Comune di Reggio Emilia, il cui territorio vedrebbe assottogliarsi un altro po’ il legame con la multiutilty nata dalla ex municipalizzata reggiana, ma registrerebbe anche un peggioramento della qualita’ del servizio erogato.

E con, secondo l’assessore comunale all’Ambiente Mirko Tutino, possibili ripercussioni negative anche sulla nuova gara per l’affidamento della gestione del ciclo idrico. I lavoratori coinvolti nell’operazione, 15 in tutto, hanno esternato in serata il loro disappunto con un presidio davanti al municipio, mentre in Consiglio comunale e’ prevista una mozione sull’argomento a firma del capogruppo di Mdp Lanfranco De Franco.

“Ci opponiamo fortemente alla totale mancanza di un presidio sul territorio, che non potra’ che comportare un peggioramento del servizio, ad esempio in termini di risposta ai cittadini o di rilevamento delle perdite”, afferma la coordinatrice del laboratorio e delegata Filctem-Cgil, Claudia Davoli. “Con la scusa dell’incertezza sul nuovo affidamento del servizio – aggiunge – in questi anni gli investimenti sul laboratorio sono calati del 30%”. Tagli, evidenzia infine Davoli “sulla nostra struttura che e’ l’unica ad effettuare controlli su tutti i servizi, non solo la rete acquedottistica, ma anche del gas, del teleriscaldamento e dei rifiuti”.

L’assessore Tutino rincara la dose: “Il laboratorio e’ un pezzo importante della qualita’ del servizio idrico della nostra citta’. Non solo per le persone che ci lavorano, altamente specializzate che da anno garantiscono che l’acqua delle nostre case sia di buona qualita’, ma anche perche’ con circa 3.000 analisi e oltre 30.000 parametri si va ben oltre i parametri di legge del controllo della qualita’ di una risorsa fondamentale come l’acqua”.

Inoltre, evidenzia l’assessore, “Se nella scelta del nuovo partner privato della societa’ mista che gestira’ l’acqua si andra’ a fare questa selezione senza il laboratorio a Reggio, ci sara’ una grave distorsione anche della procedura competitiva perche’ questo laboratorio potra’ garantire anche al nuovo vincitore di poter svolgere il servizio”.

Insomma, chiude l’esponente della giunta, “l’obiettivo che abbiamo e’ tenere qua il laboratorio senza se e senza ma: vogliamo mettere delle regole in questo senso nella selezione del partner privato, per essere in condizioni di tutelare non solo chi ci lavora, ma la qualita’ di un servizio che in questi anni ha funzionato davvero bene”.