Shopping sfrenato e prelievi con bancomat rubati: denunciate

13 ottobre 2017 | 09:47
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Shopping sfrenato e prelievi con bancomat rubati: denunciate

Ricettazione e indebito utilizzo di bancomat le accuse mosse alle due reggiane dai carabinieri di S, Ilario. Incastrate dalle telecamere e dai riconoscimenti di un commerciante

S. ILARIO (Reggio Emilia) – Un 33enne di Campegine e una 39enne di Bibbiano sono stati denunciati per concorso in ricettazione di carte di credito e indebito utilizzo delle stesse. Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione di Sant’Ilario alla fine dello scorso mese di settembre dopo le denunce sporta da due donne di Sant’Ilario per il furto di una borsetta dall’interno della propria auto parcheggiata di fronte alla Coop del paese, per una delle due vittime, e del portafoglio rubato dalla borsetta lasciata sul carrello della spesa all’interno dello stesso supermercato dall’altra vittima.

Dentro le borse e il portafoglio, oltre agli effetti personali e ad alcune centinaia di euro, c’era il bancomat con il codice segreto. Secondo quanto riportato dalle due donne, subito dopo il furto, i due bancomat erano stati utilizzati per prelievi di danaro in contante da postazioni ATM degli istituti emittenti (complessivi 3.000 euro pari a 1.500 euro a bancomat).

Sempre gli stessi bancomat sono stati poi utilizzati per lo shopping più sfrenato in un negozio di abbigliamento di Cavriago per acquistare capi d’abbigliamento per donna per un valore complessivo di un migliaio di euro circa. I carabinieri hanno individuato la “location” in cui sono stati fatti i prelievi: due sportelli Atm dei rispettivi istituti bancari emittenti dei bancomat ubicati in paese.

Qui sono state acquisite le immagini della videosorveglianza, da cui è stato possibile vedere il volto delle due malviventi che, anche per i loro precedenti di polizia, erano conosciute anche ai militari di Sant’Ilario. La commerciante in apposita seduta di individuazione fotografica ha riconosciuto nelle odierne indagate le due clienti che si erano dedicate allo shopping più sfrenato all’interno del suo negozio.