Il M5S: “Iren rinnovabili e Stu dentro a Fondazione Rei”

3 ottobre 2017 | 06:42
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Il M5S: “Iren rinnovabili e Stu dentro a Fondazione Rei”

Bagarre in consiglio sulla liquidazione di Reggio Emilia Innovazione. L’assessore Marchi: “La società non è morta, ora sarà rilanciata”

REGGIO EMILIA – Nonostante la liquidazione avvenuta il 13 luglio scorso, dopo il terzo bilancio in rosso nel 2016 di 1,7 milioni e un capitale sociale negativo per circa 700.000 mila euro, “il progetto di Reggio Emilia Innovazione non e’ morto, fallito, e la societa’ non e’ stata affossata, ma viene rilanciata e la liquidazione e’ parte di questo rilancio”.

Ad affermarlo e’ questa sera in Consiglio comunale l’assessore al Bilancio di Reggio Emilia Daniele Marchi, intervenendo sulla vicenda della societa’ partecipata del Comune, gestore tra l’altro di alcune attivita’ al Tecnopolo, a cui le opposizioni hanno chiesto di dedicare un’assemblea cittadina straordinaria. Movimento 5 stelle e liste civiche mettono in fila una serie di bordate alla giunta: dalla mancata comunicazione della liquidazione della societa’ (avvenuta solo pochi giorni prima) nel Consiglio del 24 luglio, a chiarimenti sul perche’ il Comune non ha preso parte all’assemblea dei soci sull’operazione, fino al destino della societa’, il cui rilancio e’ affidato ad una fondazione a cui pero’ l’amministrazione comunale ha deciso di non aderire.

Quesiti girati direttamente a Marchi che spiega: “Gia’ nella commissione del 2 marzo avevamo detto che il bilancio 2016 di Rei sarebbe stato in perdita e che non avremmo potuto conferire altre risorse pubbliche essendo il terzo anno consecutivo”. In merito all’assemblea che ha deciso la liquidazione, l’assessore replica: “Abbiamo ricevuto la convocazione il 10 luglio per tre giorni dopo. Potevamo chiedere un rinvio ma non l’abbiamo fatto perche’ avrebbe messo in crisi il pagamento di tutti i debiti dei fornitori e cosi’ non abbiamo preso parte all’assemblea perche’ non ne avevamo la potesta’ e per rispetto di quest’aula, di cui non avevamo il mandato”.

Infine, spiega Marchi, “la presa d’atto della liquidazione di Rei e’ avvenuta nell’atto amministrativo – di cui si sostanzia la nostra azione – avvenuto lunedi’ scorso, del piano di revisione delle societa’ partecipate”. Per quanto riguarda l’adesione alla nuova fondazione che dovra’ rilanciare la societa’, Marchi taglia corto: “Spetta al Consiglio deciderlo, nessuna posizione e’ presa”. Per la minoranza le risposte sono del tutto insoddisfacenti.

Il M5s: “Iren rinnovabili e Stu dentro a Rei”
Per il M5s, l’amministrazione “ha dato il peggio di se'”. Nel merito inoltre, i pentastellati sottolineano come i laboratori di Rei al Tecnopolo, valutati 1,8 milioni, verranno affittati con diritto di compravendita alla newco Reilab, partecipata al 60% della Fondazione Rei e’ al 40% da Sifir (Societa’ Immobiliare fra Imprenditori Reggiani). Apprendiamo anche che in Fondazione REI sono entrate Iren rinnovabili e STU, ormai partner prediletti per tutte le avventure imprenditoriale del comune di Reggio Emilia targato PD. Vorremmo anche capire quale sia a questo punto il ruolo del Comune, considerati tutti i soldi pubblici che sono stati spesi”.

“Vorremmo anche capire quale sia a questo punto il ruolo del Comune, considerati tutti i soldi pubblici che sono stati spesi”. Per Cinzia Rubertelli e’ stata scritta “una delle pagine piu’ tristi del Consiglio comunale”. Il Pd pero’ si difende: “Anche noi abbiamo chiesto chiarimenti sui bilanci – dice il vice capogruppo Gianluca Cantergiani -ma non ci sono state date. Ci sono anche delle responsabilita’ su chi aveva promesso dei piani di rilancio che poi non sono stati attuati”. La richiesta di un Consiglio straordinario sulla partecipata e’ stata infine respinta dalla maggioranza.