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Emilia-Romagna: una regione che corre veloce sulla strada della digitalizzazione

18 ottobre 2017 | 07:48
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Emilia-Romagna: una regione che corre veloce sulla strada della digitalizzazione

Il 12 settembre è stato infatti ufficialmente aperto il bando Por Fesr 2018: lo scopo è erogare dei finanziamenti agli imprenditori che rientreranno nei requisiti d’accesso

REGGIO EMILIA – La strada del digital pare essere sgombra da ostacoli, almeno in Emilia Romagna. Anzi, la digitalizzazione in questa regione corre veloce, direttamente in corsia di sorpasso. Il che rappresenta un’ottima notizia, nonché un esempio virtuoso per tutte le altre regioni italiane. Procedere speditamente verso la digitalizzazione, infatti, significa aumentare il potenziale economico e burocratico: due aspetti che in Italia, da tempo, zoppicano non poco. L’Emilia Romagna dimostra di tenerci sul serio: merito dei progetti a lungo termine, ma anche degli investimenti regionali, e non solo statali. Parliamo dei contributi che la regione verserà ai liberi professionisti intenzionati a digitalizzare il proprio business. Un progetto molto ampio, che comprende anche la digitalizzazione delle scuole e il fascicolo elettronico sanitario.

Liberi professionisti: i contributi del bando Por Fesr
L’Emilia Romagna ha scelto di schierarsi al fianco dei liberi professionisti. O almeno, di quelli che hanno tutte le intenzioni di digitalizzarsi. Il 12 settembre è stato infatti ufficialmente aperto il bando Por Fesr 2018: lo scopo è erogare dei finanziamenti agli imprenditori che rientreranno nei requisiti d’accesso. Il totale del fondo messo a disposizione dal bando è di 2 milioni di euro: ogni progetto approvato dalla commissione potrà ricevere fino a un massimo di 25.000 euro, e fino ad una copertura del 40% delle spese sostenute per il digital. Questa strategia ben si accorda anche con le politiche degli operatori telefonici: i provider come Linkem, infatti, hanno messo a disposizione delle connessioni ADSL, specificamente pensate per chi possiede partita Iva, in modo tale da venire incontro alle esigenze particolari di chi ha necessità di internet a fini lavorativi. È un’ulteriore soluzione per spianare la strada ai professionisti che intendono digitalizzare la propria attività.

Emilia-Romagna: la digitalizzazione delle scuole
Potenziare le scuole con la digitalizzazione e le connessioni veloci: con l’obiettivo di garantire un’istruzione all’avanguardia e di ultima generazione. È questo il progetto che la regione ha in mente: 26 milioni di euro da investire nella digitalizzazione dei plessi scolastici, con l’obiettivo di fornire minimo 1 Gbps di navigazione ad ognuno di essi. Qui però si parla non solo di futuro, ma anche di presente. Il piano per le scuole digitali è già partito: sono ben 885 gli istituti già digitalizzati, con l’obiettivo di arrivare a 1.900. Si parla di risultati eccezionali, che non trovano eguali in Italia. Le scuole digitalizzate in Emilia Romagna, infatti, rappresentano il 60% dell’intero pacchetto nazionale: di fatto, nessuna regione può vantare una penetrazione così ampia di Internet nelle scuole.

Non solo scuole: la digitalizzazione della sanità
I progetti previsti dall’Agenda digitale italiana non mirano esclusivamente al cablaggio delle scuole e dei comuni. Anche aspetti pubblici come la sanità, infatti, si trovano al centro di strategie di digitalizzazione. Questo è il caso del progetto relativo al fascicolo sanitario elettronico: un database online che il cittadino può consultare per verificare la propria storia sanitaria. Ma la situazione in merito al completamento del suddetto database, non è uguale in tutte le regioni. Alcune sono infatti ancora molto indietro, mentre altre parzialmente o totalmente incomplete. E l’Emilia Romagna, insieme alla Lombardia, è l’unica ad avere un fascicolo sanitario elettronico già completo al 100%.