Disabili, ecco il bando per i negozi senza barriere

20 settembre 2017 | 16:19
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Disabili, ecco il bando per i negozi senza barriere

Dal Comune 20mila euro per attrezzature e consulenze ad esercenti

REGGIO EMILIA – Rampe mobili, campanelli a chiamata e menu’ in braille o in simboli per chi ha difficolta’ cognitive o espressive. Sono alcuni dei dispositivi che potrebbero essere installati in negozi, bar e botteghe del centro storico di Reggio Emilia per renderli pienamente fruibili ai disabili. Delle barriere architettoniche per i disabili davanti ai negozi si era occupato anche Reggio Sera con un servizio pubblicato mesi fa.

A questo scopo il Comune di Reggio Emilia, insieme con la partecipata Fcr (Farmacie comunali riunite) ha emesso oggi un avviso pubblico a cui tutti gli esercenti interessati possono aderire per richiedere un servizio gratuito di consulenza sull’accessibilita’ dei propri spazi e uno specifico “kit del negozio accogliente”: una rampa mobile, una vetrofania che permetta la riconoscibilita’ del negozio accogliente e un documento con linee guida per migliorare la capacita’ di accoglienza e la propria professionalita’.

Tutti gli esercizi che aderiranno all’iniziativa – la domanda va presentata entro il 20 ottobre – verranno inoltre inseriti in una sezione apposita del portale Reggio Emilia citta’ senza barriere, per promuovere la loro opera di inclusione e accoglienza. Il progetto, in questa fase, mette a disposizione servizio di consulenza e attrezzature per 50 attivita’ commerciali per un investimento di circa 20.000 euro.

“Si tratta di un nuovo progetto tra i tanti portati avanti negli ultimi due anni nell’ambito di Reggio Citta’ senza barriere per contribuire ad abbattere le barriere non solo fisiche ma anche culturali. L’incontro tra i commercianti e una progettualita’ di interesse pubblico permettera’ di avere benefici in termini di accessibilita’ in tempi anche brevi”, spiega il sindaco Luca Vecchi illustrando l’iniziativa.

“Il coinvolgimento delle associazioni di categoria nella costruzione del progetto e’ segno del riconoscimento sia dei vantaggi commerciali che l’iniziativa e’ in grado di generare ma anche dei diritti di accessibilita’ e dell’importanza dell’accoglienza dei luoghi del commercio”, aggiunge l’assessore alle Attivita’ produttive Natalia Maramotti.

“Se un disabile non ha la possibilita’ di accedere a un luogo, quel luogo non esiste piu’ per lui, cosi’ come lui non esiste piu’ come consumatore o come cliente per quel luogo”, sottolinea invece la presidente di Fcr Annalisa Rabitti. “Bisogna tenere presente che i disabili, cosi’ come le loro famiglie e accompagnatori, hanno capacita’ di acquisto, talvolta anche elevate, perche’ la disabilita’ non e’ una questione di classe o di ricchezza”, conclude.