Chiostri di S. Pietro, un convegno sull’Agrifood

25 settembre 2017 | 15:23
Share0
Chiostri di S. Pietro, un convegno sull’Agrifood

Una tre giorni internazionale venerdì, sabato e domenica. Ci sarà anche il ministro Martina

REGGIO EMILIA – Una tre giorni internazionale dedicata all’agrifood, per impostare “una nuova idea di sviluppo urbanistico, economico e sociale” per il territorio. È l’evento “Agripride”, che si svolge il 29 e 30 settembre nei chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, promosso da Comune, Universita’, Centro ricerche produzione animali (Crpa) e l’associazione Future food, di concerto con i consorzi agricoli del territorio (parmigiano reggiano, vini e aceto) e le associazioni di categoria del settore.

Un appuntamento “operativo” che sara’ chiuso dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e in cui intervengono esperti da Spagna, Olanda, Inghilterra, Stati Uniti d’America e Canada. Dal convegno uscira’ infatti una sorta di “libro bianco” che verra’ presentato al prossimo G7 dell’agricoltura di Bergamo del 13 e 14 ottobre.

Alle giornate di lavoro si affiancano pero’ momenti conviviali che, dal pomeriggio di sabato 30 settembre, prevedono un’apericena, spettacoli ispirati alla tradizione contadina e un concerto dei “Violini di Santa Vittoria”. Domenica 1 ottobre invece, preparazione del parmigiano reggiano in piazza della Vittoria. Tra i principali spunti di riflessione posti dall’iniziativa – spiega Alberto Pirani, docente dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia – c’e’ il tema “del rapporto tra le citta’ di piccole e medie dimensioni e il loro contesto agricolo”, che a sua volta chiama in causa la tutela del paesaggio, la riduzione dello sviluppo urbanistico, l’economia e la sicurezza alimentare dei prodotti. Argomenti peraltro non nuovi a Reggio Emilia, dove il 76% del territorio e’ a vocazione rurale, e il 78% di questo e’ coltivato da 1100 aziende nella fascia periurbana.

Un quadro, ricorda il sindaco Luca Vecchi, nel quale si sono mosse le politiche dell’amministrazione come la variante urbanistica che ha stoppato il cemento su 350.000 metri quadri di terreno, o quella che ha riportato due ettari di territorio all’uso agricolo. Ma anche l’investimento su gli orti urbani (400 quelli comunali) con in piu’ altri 15.200 metri quadri creati da gruppi e associazioni che producono prodotti a chilometro zero. “Non siamo qui a presentare solo un grande convegno internazionale – evidenzia insomma il sindaco – ma ad inaugurare l’avvio di un percorso a cui seguiranno altre azioni, politiche e appuntamenti”.

Il mondo agricolo, aggiunge Vecchi, “e’ qui estremamente presente e partecipe, ed e’ un attore fondamentale del modello di sviluppo verso cui siamo tendenzialmente orientati”. Per Alberto Pirani, “e’ una grande occasione che mette a sistema le linee di lavoro su cui abbiamo investito fortemente in questi anni e su cui continueremo a farlo”, mentre il presidente di Crpa, Giuseppe Veneri, spiega: “Vogliamo provare a gettare le basi per le condizioni normative, logistiche e tecniche, su cui costruire un nuovo modello di agricoltura e di relazioni sociali anche in citta’ di medie dimensioni come la nostra”.