Le provocazioni di Crepet e i “boccaloni” reggiani

REGGIO EMILIA – Lesa maestà, verifica di giunta. Lo psichiatra Paolo Crepet è arrivato a Festareggio, ha osato criticare Reggio Children e nella città del Tricolore si è scatenato il putiferio. Crepet, in sostanza, ha detto che le istituzioni delle scuole e nidi dell’infanzia reggiani devono innovarsi e non possono crogiolarsi sul copyright di Malaguzzi.

Una banalità, a pensarci, dato che chiunque, aziende, partiti, lavoratori, lo deve fare se non vuole essere travolto dai cambiamenti. E anche una provocazione, sicuramente, da parte di un personaggio abituato ad andare in televisione che sapeva perfettamente il putiferio che avrebbe scatenato a dire quelle frasi.

La povera Vanna Iori è stata criticata da Mdp perché non ha replicato duramente a Crepet. In realtà, forse involontariamente, è stata l’unica persona saggia dei vari schieramenti politici. Lo psichiatra ha detto quella frase con il chiaro, preciso, scopo di scatenare il polverone e noi, da buoni provincialotti e boccaloni quali siamo, ci siamo caduti in pieno.

Mdp si è spinto addirittura a chiedere una verifica di giunta. A memoria di chi scrive, una verifica di giunta per lesa maestà di un’istituzione pedagogica non si era mai vista in questa città. Cosa c’entri poi la politica con l’educazione e la pedagogia, qualcuno dovrebbe spiegarcelo. O forse c’entra il riflesso pavloviano di quello che sopravvive del vecchio Pci che riteneva che fra i suoi compiti principali vi fosse l’educazione delle masse.

In realtà sarebbe bene che a Crepet rispondesse l’unico soggetto titolato a farlo che, fino ad ora, è rimasto silente, ovvero Reggio Children.

L’unica cosa certa è che il buon Crepet, da qualche parte, sotto i suoi folti baffi, se la ride pensando ai titoli di giornale che ha guadagnato in questi giorni.