Imprese, la burocrazia si mangia 51 giorni di lavoro per azienda

20 luglio 2017 | 19:02
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Imprese, la burocrazia si mangia 51 giorni di lavoro per azienda

Senza contare i costi “esterni”, sostenuti dalle aziende costrette a rivolgersi a consulenti e professionisti per pratiche specifiche

REGGIO EMILIA – In termini di costi e di tempo impiegato mediamente ogni impresa di Reggio associata a Unindustria nel 2015 ha dedicato agli adempimenti amministrativi l’equivalente di 51 giornate lavorative di un dipendente. A cio’ si aggiungono spesso i costi “esterni”, sostenuti dalle aziende costrette a rivolgersi a consulenti e professionisti per pratiche specifiche.

E’ quanto emerge dal progetto “Pmi&Pa”, realizzato dall’associazione industriali per indagare e migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. “La complessita’ dei meccanismi e delle procedure amministrative e’ uno dei freni piu’ pesanti al regolare funzionamento e alla crescita delle imprese”, spiega Roberta Anceschi, vicepresidente con delega alla Piccola industria.

E ora “con questo progetto vogliamo puntare l’obiettivo non solo su quello che non funziona, ma anche su dove e’ possibile migliorare, ricordando l’importante ruolo di intermediazione che l’associazione svolge nel rafforzamento della relazione tra aziende e istituzioni”. Il presidente Mauro Severi aggiunge: “Sono soprattutto le piccole imprese a soffrire il peso della burocrazia e a dover trovare nella nostra associazione una guida sicura per poter procedere con serenita’ il proprio percorso di crescita”.

Sfogliando l’indagine si apprende poi che la Camera di commercio e’ l’ente con cui le imprese reggiane interagiscono piu’ di frequente (91%). Seguono Inps (76,7%), Agenzia delle Entrate (74,8%) e Inail (74%). Le pratiche che richiedono queste relazioni sono principalmente l’apertura di un’attivita’ imprenditoriale, la fruizione di alcuni servizi speciali, la gestione dei rapporti con i lavoratori, nonche’ la necessita’ di adempiere ai differenti obblighi fiscali e contributivi.

La classifica prosegue con Comune (68,9%), Centri per l’impiego (57,3%), Agenzia delle Dogane (56,3%). La Camera di Commercio e’ anche l’ente verso il quale gli imprenditori (75,6%) esprimono il piu’ alto grado di apprezzamento. Anche i Centri per l’impiego ottengono una valutazione piu’ che positiva (69,2%), seguiti da Inail (60%) e Vigili del Fuoco (59,4%). Gli indici di gradimento piu’ bassi si riscontrano invece per il ministero del Lavoro (20% di abbastanza soddisfatti), lo Sportello unico per le imprese (39,1%) e la Provincia (41,7%). La richiesta piu’ forte avanzata dagli imprenditori reggiani e’ infine quella della semplificazione burocratica e normativa insieme alla maggiore stabilita’ ed maggiore sinergia tra le diverse amministrazioni coinvolte nel singolo procedimento, che garantirebbe una sensibile riduzione di tempo per l’erogazione di una pratica.

“Importante – si legge nell’analisi – potrebbe essere anche adeguare gli orari e i giorni di apertura al pubblico degli uffici alle attivita’ aziendali”. La “qualita’ e l’efficienza dell’azione della pubblica amministrazione- conclude Anceschi- devono costituire un riferimento affidabile e soprattutto un fattore di competitivita’.”