Il Governo: “Lavori primo tratto Ti-Bre consegnati e in corso”

4 luglio 2017 | 23:00
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Il Governo: “Lavori primo tratto Ti-Bre consegnati e in corso”

Sul raccordo A15-A22 è intervenuto alla Camera il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, rispondendo ad un’interrogazione di Danilo Toninelli (M5S)

REGGIO EMILIA – Avanti tutta per il Governo con il progetto dell’autostrada Tirreno-Brennero. Sul raccordo autostradale che dovrebbe collegare l’A15 con l’A22 noto come “Ti-Bre”, è infatti intervenuto alla Camera il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, rispondendo ad un’interrogazione del deputato del Movimento 5 stelle Danilo Toninelli. L’esponente dei pentastellati, contrari al progetto, fa notare come “dei 68 chilometri previsti solo 9 sono passati dalla fase preliminare alla definitiva e sono quelli che interessano il tratto parmense che collega Pontetaro a Trecasali”. Qui, prosegue Toninelli, “la ditta che ha vinto l’appalto per la mini bretella (la Pizzarotti costruzioni, ndr), ha avviato i lavori propedeutici, sebbene, a quanto risulti all’interrogante, non ci sia ancora il via libera esecutivo per il progetto, mentre il resto dell’opera è triplicato in termini di costi arrivando a superare i 3 miliardi di euro”.

Per il deputato, insomma, “ci si trova in questo caso di fronte a un’opera evidentemente diseconomica, che difficilmente potra’ essere completata per assenza di coperture finanziarie”. Inoltre “uno studio commissionato dalla stessa Ti-Bre, società che coordina i progetti sul collegamento alla società Eidos, conferma che l’investimento sullo stesso tratto su rotaie consentirebbe un notevole risparmio di risorse”.

Il nuovo percorso già individuato collegherebbe infatti Parma a Mantova e Verona per un costo di 80 milioni di euro contro i 700 del tratto previsto precedentemente, con un risparmio di 25 chilometri.

Infine, nota il M5s “anche per la copertura finanziaria, se si investisse in un percorso su rotaie anziché sul tratto autostradale, basterebbe accantonare una quota dei pedaggi autostradali di Autocisa, società che ha in concessione il tratto autostradale fino al 2031”.

Su questo punto viene infine rimarcato come nel 210 Autocisa ha ottenuto dal Cipe una determinazione favorevole agli aumenti tariffari del 7,5% per otto anni, proprio alla luce del fatto che il primo tratto dell’infrastruttura era a suo carico.

Il viceministro puntualizza nella risposta all’interrogazione che “i lavori sono stati consegnati all’impresa il 26 settembre 2016 e sono tuttora in corso”, finanziati con “aumenti dell’ordine del 7% annuo dei pedaggi per 7 anni da applicarsi sull’autostrada in esercizio”. Per quanto riguarda lo studio sul collegamento ferroviario “non risulta essere stato sottoposto all’esame di questo ministero”, chiude Nencini