Il Fondo 4R inizia la scalata alla Fagioli

21 luglio 2017 | 10:26
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Il Fondo 4R inizia la scalata alla Fagioli

Venduto il 49% delle azioni. Il presidente Alessandro Fagioli mantiene la maggioranza, ma in futuro 4R potrebbe salire oltre al 50%

REGGIO EMILIA – Il Fondo 4R ha concluso la due diligence e avrebbe già presentato l’offerta vincolante per entrare in Fagioli Spa con una quota del 49%, che in futuro potrebbe aumentare e salire oltre il 50%. Il presidente e socio unico Alessandro Fagioli mantiene per ora lo stato di azionista di riferimento, confermando Fabio Belli come amministratore delegato. Secondo una nota di Fondo 4R, la firma dell’accordo sulla transazione potrebbe avvenire entro i primi dieci giorni di agosto.

Nel 2016, Fagioli ha fatturato circa duecento milioni di euro e impiega 500 persone attraverso quattordici società operative in diversi Paesi del mondo, tra cui due hub a Singapore e Houston. Con l’ingresso di 4R, la società di San Ilario d’Enza riceverà nuove risorse per investire in nuovi mezzi speciali e acquisire altre imprese.

Questa è una delle prime operazioni del Fondo 4R, che ha iniziato a operare nell’aprile 2017 con una dotazione iniziale di 700 milioni di euro con lo scopo d’intervenire nelle medie imprese italiane (con fatturato compreso tra 50 milioni e un miliardo). I principali investitori sono la Cassa Depositi e Prestiti, l’Inail, l’Inarcassa e la Cassa Forense. Il Fondo è stato costituito dal decreto Salva Italia per intervenire in imprese con un conto economico sostenibile, ossia con Ebitda positivo, ma che possono mostrare difficoltà finanziarie o patrimoniali. L’investimento per ogni operazione è compreso tra 50 e 100 milioni di euro. Le quattro R del nome indicano Ricapitalizzare, Ristrutturare, Riorganizzare e Rilanciare.

Il Gruppo Fagioli in questi anni ha realizzato progetti, in tutte le parti del mondo, per il trasporto e l’installazione di mega strutture per il settore petrolifero, navi, turbine e generatori, reattori, ponti ed enormi strutture civili. Tra questi, il piu’ noto e’ stato il progetto di recupero della Costa Concordia, con il raddrizzamento e il galleggiamento della nave affondata nel gennaio 2012 all’Isola del Giglio oltre al trasporto e sollevamento di moduli destinati ad una piattaforma petrolifera nel Canada del peso complessivo di oltre 45.000 tonnellate: ad oggi record mondiale. Per QuattroR questa opportunita’ di investimento e’ in linea con la propria mission finalizzata a valorizzare importanti realta’ dell’industria italiana in situazioni di temporanea tensione finanziaria, dotandole delle necessarie risorse per liberarne la potenzialita’ di crescita

QuattroR interviene come azionista attivo in operazioni che richiedono un’azione di rilancio aziendale. Il target d’investimento del Fondo sono aziende italiane medio-grandi e, prevalentemente, con un ebitda positivo, e con esigenze di rafforzamento finanziario e/o patrimoniale. Il Fondo e’ gestito da QuattroR Sgr, una societa’ di gestione del risparmio presieduta da Andrea Morante e gestita da Francesco Conte quale amministratore delegato. Tra gli investitori del Fondo, recentemente chiuso la prima raccolta con una dotazione di 711 milioni di euro, vi sono Cassa depositi e prestiti, Inail, Inarcassa, Cassa Forense.