Crisi Konecranes, il 3 agosto tavolo al ministero

27 luglio 2017 | 17:56
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Crisi Konecranes, il 3 agosto tavolo al ministero

La Regione Emilia-Romagna promette impegno per la continuita’ produttiva e occupazionale della Konecranes (ex Terex), l’azienda di Lentigione di Brescello (Reggio Emilia) in crisi che conta 147 lavoratori a rischio

REGGIO EMILIA – La “situazione e’ complessa”, ma la Regione Emilia-Romagna promette impegno per la continuita’ produttiva e occupazionale della Konecranes (ex Terex), l’azienda di Lentigione di Brescello (Reggio Emilia) in crisi che conta 147 lavoratori a rischio. E’ la proposta che la Regione portera’ il 3 agosto all’incontro al ministero dello Sviluppo economico sul possibile sostegno a un piano di investimenti.

Oggi, infatti, a Bologna si e’ riunito il tavolo alla presenza dell’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Palma Costi, il commissario prefettizio del Comune di Brescello, i rappresentanti dell’Azienda Konecranes, Unindustria Reggio Emilia e i rappresentanti provinciali e regionali di Fiom Cgil, Uilm Uil, Ugl e i rappresentanti dei lavoratori. E l’azienda ha ribadito “la non sostenibilita’ delle attivita’ produttive in quanto, anche nella migliore delle ipotesi di implementazione delle produzioni e di efficientamento del sistema produttivo, il sito rimarrebbe in una situazione di deficit strutturale non sostenibile”.

Proponendo di “diversificare le attuali funzioni a favore delle attivita’ di service, nonche’ ulteriori attivita’ di servizio ai business di Konecranes, chiedendo alle organizzazioni sindacali di lavorare congiuntamente per indentificare gli strumenti che accompagnino questa trasformazione che aiutino la gestione dell’esubero generatosi con particolare focus su percorsi di ricollocazione”.

I sindacati, da parte loro, esprimendo la totale contrarieta’ alle scelte aziendali “ripropongono la necessita’ di prevedere interventi che garantiscano al sito di Lentigione di mantenere una attivita’ produttiva”. Disponibili anche a “verificare ulteriori attivita’ e comunque soluzioni condivise tese ad accompagnare il pieno recupero di efficienza e produttivita’ dello stabilimento”.

Ha sottolineato Costi: “Siamo impegnati, benche’ la situazione sia molto complessa, a verificare ogni possibile intervento in grado di dare continuita’ al sito produttivo di Brescello. Il nostro obiettivo- ha aggiunto- e’ la salvaguardia della capacita’ produttiva delle imprese del territorio e della relativa occupazione. In linea generale alle multinazionali conviene investire in Emilia-Romagna dove possono trovare condizioni favorevoli in termini di competenze, saperi, professionalita’ ma anche infrastrutture e contesto sociale”.