Comune, in bilancio un tesoretto di 5 milioni

20 luglio 2017 | 19:18
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Comune, in bilancio un tesoretto di 5 milioni

Un avanzo che andrà su investimenti e spesa per welfare e manutenzioni

REGGIO EMILIA – Conti in ordine e un “tesoretto” di oltre cinque milioni dall’avanzo di bilancio 2016, applicato a investimenti (per 1,2 milioni) e alla spesa per welfare, educazione, manutenzioni, mobilita’ sostenibile e cultura. Emerge dalla delibera sulla salvaguardia degli equilibri e variazione di Bilancio 2017, proposta dalla giunta e stasera all’attenzione della commissione consiliare, per poi passare all’approvazione del Consiglio comunale entro il prossimo 31 luglio.

A seguito del monitoraggio sull’andamento dei conti comunali il collegio dei revisori, presieduto dall’avvocato Stefano Ferri, ha espresso parere positivo. All’ordine dei lavori anche i contenuti strategici e operativi del Documento unico di programmazione (Dup) dell’attivita’ fino al 2020.

“Tra le positivita’ di questa verifica emerge la sostanziale coincidenza fra previsioni ed evoluzione di spesa e investimenti, oltre al risultato dell’operazione di alienazione di azioni Iren, perfezionata a fine maggio, che ha consentito di ridurre le previsioni di nuovo indebitamento di 290.000 euro, con incidenza positiva sia sugli investimenti, sia sulla estinzione anticipata di mutui accesi presso la Cassa depositi e prestiti”, commenta l’assessore al Bilancio Daniele Marchi. “E’ confermata inoltre la riduzione dell’indebitamento del Comune, un andamento positivo che passa da 82,3 milioni di fine 2016 a 74,1 milioni previsti a fine 2017”.

Nelle voci di investimento si segnalano, tra le altre, le poste di 250.000 euro per le manutenzioni straordinarie degli alloggi pubblici, di 100.000 euro per demolizioni di opere abusive e di 90.000 euro per dotare di nuovi impianti tecnologici la Sala del Tricolore. Vicine agli 1,2 milioni invece le risorse destinate al welfare, in cui a fare la parte del leone e’ il trasferimento di un milione alla Farmacie comunali riunite. Sempre in commissione, vengono inoltre illustrati gli aggiornamenti agli statuti di nove societa’ partecipate, per adeguarli alla legge Madia.

Un primo passaggio a cui, annuncia l’assessore Marchi, seguira’ nel prossimo settembre la messa a punto e l’approvazione del piano di razionalizzazione delle societa’ partecipate. Tra le modifiche statutarie apportate il divieto della corresponsione di gettoni di presenza o premi di risultato deliberati dopo lo svolgimento dell’attivita’ e il divieto di corrispondere trattamenti di fine mandato ai componenti degli organi sociali.

Nelle societa’ “in house” controllate dall’amministrazione, oltre l’80% del fatturato deve inoltre essere effettuato nello svolgimento di compiti affidati dagli enti pubblici soci, mentre la produzione ulteriore rispetto al limite di fatturato, che puo’ essere rivolta anche a finalita’ diverse, e’ consentita solo a condizione che permetta economie di scala.