“Ti taglio la testa”: minaccia con coltello la moglie davanti al figlio

4 giugno 2017 | 11:11
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“Ti taglio la testa”: minaccia con coltello la moglie davanti al figlio

Minaccia aggravata le accuse mosse a un operaio 40enne dai Carabinieri di Casalgrande. Sequestrata l’arma. La donna indirizzata al Centro antiviolenza

CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Rapporti familiari a dir poco burrascosi quelli tra marito e moglie abitanti a Casalgrande, comune del comprensorio ceramico reggiano. Contrasti culminati addirittura con gravi minacce che hanno visto l’intervento dei carabinieri che, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio un operaio 40enne. Al culmine dell’ennesimo litigio, infatti, dopo aver rotto alcuni suppellettili, non ha esitato a impugnare un coltello da cucina minacciando la moglie di ucciderla e tagliargli la testa.

Un’assurda vicenda che racconta l’ennesimo episodio di violenza in famiglia avvenuto nel reggiano dove, solo l’anno scorso, i carabinieri reggiani hanno operato 1.800 interventi con una media 5 interventi giornalieri per liti familiari al giorno.

Quest’ultimo episodio è nato a seguito di una banale discussione che vedeva la donna – una casalinga di 33 anni – contraria al fatto che il marito avesse chiesto al figlio minore di andare in macchia a prendere le sigarette: “E’ il caso che stia lontano dalle sigarette, potrebbe iniziare a fumare”.  Il marito è andato su tutte le furie: dapprima ha scaraventato a terra, rompendoli, tutti i suppellettili della cucina. Poi si è armato con un coltello da cucina con il quale ha minacciato la moglie di ucciderla e tagliarle la testa. Le urla della donna hanno fatto desistere l’uomo che dopo aver gettato a terra il coltello usciva in balcone continuando ad offendere la moglie.

Nel frattempo il figlio – che aveva assistito alla scena – ha chiamato i carabinieri di Casalgrande, che immediatamente sono intervenuti nell’abitazione. Ricostruiti i fatti, hanno a sequestrato il coltello, denunciando l’uomo alla Procura reggiana per il reato di minaccia. Il 40enne in caserma, apparso pentito per la condotta tenuta, di rendeva disponibile ad uscire da casa e trovare ospitalità da parenti.

La donna, che non riportava lesioni e che riferiva non aver subito pregressi episodi nel passato, veniva messa in contatto con il competente centro antiviolenza per le procedure del caso.