Migranti, Italia scrive a Ue: “Situazione grave”. Ipotesi blocco porti

28 giugno 2017 | 18:58
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Migranti, Italia scrive a Ue: “Situazione grave”. Ipotesi blocco porti

“È insostenibile – viene spiegato in una lettera alla Commissione Europea – che tutte le navi che fanno operazioni di salvataggio approdino in Italia”. Ipotesi di blocco dei porti alle navi che non battono bandiera italiana . Ben 12mila sbarcati in 48 ore

REGGIO EMILIA – Passo formale dell’Italia con la Commissione Europea sul tema dei migranti. Il governo avrebbe dato mandato al Rappresentante presso la UE, l’ambasciatore Maurizio Massari di porre formalmente al commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos il tema degli sbarchi in Italia. Nel messaggio consegnato dall’Italia alla Commissione si legge: “La situazione che stiamo affrontando è grave, l’Europa non puo’ voltarsi dall’altra parte. È insostenibile, viene spiegato a motivare il passo italiano, che tutte le navi che fanno operazioni di salvataggio approdino in Italia”. Altrimenti – sottolineano fonti diplomatiche del nostro Paese – si potrebbe arrivare a negare l’approdo nei porti per le navi che non battono bandiera italiana e non facciano parte di missioni europee.

L’Italia, sottolineano le fonti, continuerà a salvare vite in mare come sempre ha fatto in questi anni, ma non è più sostenibile che tutto il peso dell’accoglienza debba gravare sul nostro Paese. Salvataggi e accoglienza non possono essere disgiunti e dunque il contributo dell’Ue non dovrà limitarsi alle operazioni di soccorso in mare. L’eventuale blocco dei porti italiani riguarderebbe non solo le navi delle Organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo centrale ma anche le unità navali inserite in Frontex, l’Agenzia cui spetta il controllo delle frontiere esterne dell’Ue, e in Eunavformed, l’operazione che ha il compito di contrastare nel canale di Sicilia i trafficanti di esseri umani, alla quale partecipano 25 nazioni europee.

“Se il fenomeno dei flussi continuasse con questi numeri la situazione diventerebbe ingestibile anche per un Paese grande e aperto come il nostro”, ha evidenziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando con il primo ministro canadese Justin Trudeau ad Ottawa. Il capo dello Stato spiega che si tratta di “un fenomeno epocale che non si può cancellare alzando muri ma occorre governarlo con serietà”. Per Mattarella, il fenomeno migratorio “va governato assicurando contemporaneamente la sicurezza dei cittadini”.