Bang bang, pistoleri cercasi: una legge furbetta e inutile

5 maggio 2017 | 17:25
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Bang bang, pistoleri cercasi: una legge furbetta e inutile

La norma sulla legittima difesa, appena approvata alla Camera, puzza di compromesso ed è un maldestro tentativo di accalappiare voti nel centrodestra

REGGIO EMILIA – Bang bang, pistoleri cercasi. La legge sulla legittima difesa approvata dalla Camera non piace a nessuno. Nemmeno a Renzi che l’ha definita “un pasticcio”. E non poteva dirlo prima, verrebbe da dire? Di più, il segretario del Pd in pectore ha detto che “va rivista al Senato”. Oibò, il tanto vituperato Senato che l’ex premier voleva abolire. Vuoi vedere che adesso serve a qualcosa?

La verità è che la legge approvata dal Pd con i voti dei centristi, ma non con quelli di Forza Italia e del M5S che la considerano troppo morbida (loro volevano si potesse sparare anche di giorno ai ladri, mica solo di notte, ndr), sa di compromesso fra le varie anime del Partito Democratico e di furbata prelettorale per racimolare voti nel centrodestra.

Tralasciando l’assurdità di una legge che disciplina la legittima difesa di notte, ma non di giorno, vediamo quanti italiani ci sono con il porto d’armi in questo Paese e per quante persone quindi è stata fatta questa legge.

Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, che si riferiscono al 2015, i porti d’arma in Italia sono più di un milione e 300mila, di cui appena 19.984 per difesa personale e 44.334 concessi a guardie giurate; la parte del leone la fanno i cacciatori (774.679) e quelli che si dilettano con il tiro a volo (470.821). Questo su una popolazione di 60 milioni di abitanti.

Tralasciando cacciatori e persone che si esercitano al tiro a volo, che detengono un’arma per passione e non perché temono per la loro sicurezza e anche le guardie giurate che la posseggono per mestiere, solo 20mila italiani, dunque, hanno un’arma perché si sentono insicuri. E ancora. Quanti sono i casi di aggressioni in cui il proprietario di un esercizio pubblico o di una casa ha ucciso il ladro? Qui è difficile trovare dati precisi, ma non sono tanti se si guarda alla cronaca degli ultimi anni. In sostanza, dunque, questa è una legge fatta per pochissime persone, perché da questi numeri è evidente che, oggi, le probabilità che un ladro entri in una casa dove una persona detiene un’arma e che il proprietario gli spari, sono davvero piuttosto basse.

Passiamo allora a un altro quesito. Dove è possibile sparare ai ladri in casa, i furti diminuiscono? Se guardiamo agli Stati Uniti, pare proprio di no. Là l’aumento delle armi e del diritto di fuoco non riduce furti. In molti Stati dell’America del Nord, dove circa un terzo dei cittadini è armato e dove è legittimo sparare contro chi viola il proprio domicilio, il numero dei furti è molto superiore (sia in cifra assoluta, naturalmente, ma anche in proporzione) al numero dei furti in Italia e il numero di omicidi è incomparabilmente superiore.

Negli Stati Uniti, nel corso del 2013, sono stati commessi circa 8 milioni di furti (dati Fbi) contro il milione e cento circa commessi in Italia. Siccome gli Stati Uniti sono solo 5 volte più popolosi dell’Italia, vuol dire che lì ci sono circa un terzo di furti più che da noi. Quindi, anche in questo caso, la legge sulla legittima difesa non sembra essere d’aiuto e non funge da deterrente, oltre che riguardare una minoranza di italiani.

Ci sono poi delle motivazioni, diciamo così, etiche. E’ giusto che uno Stato incentivi le persone a difendersi con le armi? Non sarebbe meglio che quello Stato provvedesse lui stesso alla sicurezza dei propri cittadini con maggiori controlli delle forze di polizia sul territorio e una maggiore certezza e severità della pena, magari aumentando il numero di magistrati e carceri? Non è che, visto che aumentare i magistrati, le carceri e le forze dell’ordine costa, risulta più facile mettere un’arma in mano ai cittadini?

Ma, infine, questa è una legge inutile (e qui si capisce che è stata fatta solo per motivi elettorali), perché nel nostro Paese esiste già una norma sulla legittima difesa che si può benissimo applicare (sia di giorno che di notte) a chi spara a un ladro che si trova in casa o in azienda. E’ ovvio che il cittadino verrà indagato dopo un episodio del genere. Questo avviene d’ufficio. Ma nella maggioranza dei casi, se la difesa è proporzionata all’offesa, è anche vero che il caso viene archiviato.

Per ultimo, va ricordato che tenere un’arma in casa è molto pericoloso. Se il ladro che entra pensa che il proprietario sia armato, potrebbe reagire ancora più violentemente. Oppure potrebbe essere armato anche lui e questo potrebbe scatenare un conflitto a fuoco dalle conseguenze imprevedibili. Insomma, sarà difficile, ma la speranza è che l’inutile (per Renzi) Senato bocci questa legge e lasci quella che già esiste sulla legittima difesa.