Novellara, denunciati due pescatori di frodo

1 aprile 2017 | 19:25
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Novellara, denunciati due pescatori di frodo

Hanno rivendicato la paternità delle reti che i carabinieri, con le guardie ittiche volontarie, stavano estraendo dal canale Cartoccio e sono finiti nei guai

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Hanno rivendicato la paternità delle reti che i carabinieri della stazione di Campagnola, con le guardie ittiche volontarie, stavano estraendo dal canale Cartoccio in via Viazza della frazione San Bernardino di Novellara, liberando, nel contempo, numerosi pesci (in prevalenza carpe e siluri) che erano finiti nella rete.

I carabinieri non aspettavano altro, ovvero risalire proprio all’identità dei pescatori di frodo che avevano piazzato oltre un chilometro di reti lungo il canale cartoccio catturando numerosi pesci. Pescatori di frodo che i carabinieri hanno identificato grazie alla sfacciataggine con cui i due hanno rivendicato la paternità delle reti. Quando hanno compreso, dato che non erano titolari di licenza di pesca, che potevano finire nei guai, hanno cercato di ritrarre negando che le reti fossero loro.

Una condotta che ovviamente non gli ha evitato la denuncia. Con l’accusa di pesca senza licenza i carabinieri di Campagnola hanno denunciato due rumeni, un 30enne residente a Bovolone (VR) e un 32enne residente a Livorno. Ai due i carabinieri hanno sequestrato numerosi reti, per una lunghezza complessiva di un chilometro e l’auto che usavano  che sarebbe servita per caricare i numerosi pesci finiti nelle reti e che invece, grazie all’intervento dei carabinieri e delle guardie ittiche volontarie, sono stati rimessi nel canale.